Lo studio di Quarto Grado
Nell’ultimo mese politica e cronaca hanno dominato il panorama televisivo nell’ultimo mese, una sorta di rivincita della realtà sul reality.
I talk show politici, sull’onda delle elezioni amministrative e dei referendum, hanno conquistato ampi settori di pubblico mentre i programmi di cronaca, complice una contro-programmazione per larga parte già andata in vacanza, sono riusciti a vincere la sfida degli ascolti.
Un’analisi dettagliata su questa rivincita della realtà ce la regala Aldo Grasso sul Corriere della Sera di questa mattina con tanto di dati di ascolto dettagliati:
nel mese di giugno la tendenza si è oltremodo rafforzata, con i gran finali di «Annozero» (oltre 7 milioni di spettatori medi per le ultime puntate), e di «Ballarò» (oltre 5.300.000 spettatori medi per le ultime quattro puntate, e uno share, da ammiraglia, del 21,5%).
E poi il critico tv passa ad analizzare i programmi di cronaca: Chi l’ha visto? e Quarto Grado. Dei successi di ascolti di Chi l’ha visto? ne abbiamo parlato anche noi qui. Scrive Grasso:
Nelle puntate di giugno la Sciarelli ha varcato la soglia dei 4 milioni di spettatori medi, con quasi il 17% di share. […] Quello della Sciarelli è un pubblico femminile e piuttosto adulto, ma si è allargato ultimamente anche a fasce più giovani (oltre il 13% fra 25 e 34 anni). Salvo Sottile, immergendosi nella nera più nera, ha più che raddoppiato lo share di Retequattro: oltre 3.300.000 spettatori medi nelle puntate di giugno, 15% di share. Si tratta di un pubblico molto simile a quello della Sciarelli, soprattutto femminile e adulto.
In questo quadro non possiamo dimenticare il boom di ascolti ottenuto da Matrix con la prima intervista a Michele Misseri dopo la scarcerazione, leggi qui.
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