- Le reti digitali non stregano gli investitori pubblicitari, Andrea Biondi (Il Sole 24 Ore)
- Reti digitali, un’offerta che conquista i giovani, Francesco Siliato (Il Sole 24 Ore)
- L’Italia si autoesclude dalla grande torta dei format tv, ed è un peccato, Axel M. Fiacco (Il Foglio)
- La Rai scarica Miss Italia: cancellata dal palinsesto, Francesca D’Angelo (Libero)
- Un medico in “fanghiglia”, Riccardo Bocca (l’Espresso blog)
- “Barabba”, la fiction come un talk, Aldo Grasso (Corriere della Sera)
- “Barabba”, eroe da western, Antonio Dipollina (la Repubblica)
- Tv Usa: Jay Leno, addio sopo 22 anni al “Tonight Show”, (il Giornale)
- La baby tv, il trionfo del piccolissimo schermo, Vera Schiavazzi (la Repubblica)


Stasera, giovedì 28 marzo 2013, ore 21.05 su Rai2, si conclude la fase delle “blind audition”, i debutti al buio con i quali i coach di The Voice of Italy (Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù) completeranno le loro quattro squadre da 16 voci ciascuna, per un totale di 64, scelte senza conoscere l’aspetto, l’età e il look. In questa fase di prima selezione ha contato solo la voce, quella che trionferà il 30 maggio nella puntata finale.
A Mediaset sono soddisfatti degli ascolti di Extreme Makeover Home Edition Italia condotto da Alessia Marcuzzi.
La missione di rendere La7 una rete generalista è fallita o quantomeno rimandata. La delicata operazione di vendita, la crisi economica, i bassi ascolti (specialmente nell’intrattenimento), o forse l’incapacità di fare prodotti leggeri e di successo, fanno arrendere La7. Almeno per ora, va in soffitta l’aspirazione generalista, la rete torna quello che era: politica, informazione, talk show impegnati e satira militante. 







