Guida (ragionata) ai principali programmi televisivi di seconda serata di martedì 16 dicembre 2014.
I programmi di prima serata sono qui »
Rai2 – 2Next, ore 23.15: Nella puntata di stasera: l’Italia esporta molto più vino della Francia nel mondo (2,5 milioni di tonnellate contro 1,5 milioni) ma in termini economici l’export francese vale molto di più (7,8 miliardi di euro contro 5 miliardi di euro). Come fare ad invertire questa tendenza? A parlarne con Annalisa Bruchi è uno dei maggiori produttori di vino italiano Bruno Ceretto, conosciuto, con suo fratello Marcello, come i “Barolo Brothers”. La loro azienda nelle Langhe piemontesi è un’eccellenza nel mondo. Vende un milione di bottiglie l’anno ed esporta in 50 Paesi. In una zona consacrata al rosso, i Ceretto si sono inventati anche il Blangé, un bianco di gran successo. Ma come difendere i nostri prodotti di qualità da imitazioni e truffe che penalizzano così tanto il nostro mercato? E quale, tra i paesi emergenti, può diventare uno sbocco per il nostro export? Non solo vino. Bruno Ceretto è conosciuto nel mondo anche per il suo grande amore per l’arte contemporanea. E’ stato lui infatti a portare nelle Langhe artisti internazionali come Sol Lewitt e David Tremlett, che grazie a lui hanno affrescato una chiesa tra le viti. Sono stati ricompensati con una bottiglia di barolo al giorno a vita. Sarà invece Andrea De Spirt il secondo ospite della puntata. Un giovanissimo imprenditore creatore di JobyourLife, un social network professionale capace di incrociare con successo domande e offerte di lavoro. Come in ogni puntata non mancheranno rubriche e approfondimenti: L’Agenda economica di Mario Sechi, la Macchina del Tempo di Riccardo Luna, le Istruzioni per l’ Uso di Dario Vergassola, il Graffio di Aldo Cazzullo e Numbers, il tutorial del Professor Carlo D’Ippoliti.
Deejay – Breaking Bad, ore 23, S03E23 – Jesse ritorna a casa mentre Skyler e Gus fanno delle scelte alle spalle di Walter.
Rai Movie – The Cuban Hamlet, ore 23.20: In anteprima esclusiva la straordinaria testimonianza di uno degli attori più amati dal grosso pubblico: Tomas Milian, che ritorna nella sua Havana, lasciata nel 1956. Bellissimo, ricco e spregiudicato, rinunciò ad un’agiata esistenza alto borghese per arrivare a New York, sulle orme del suo mito, James Dean. Mentre otteneva un insperato ingresso all’Actors studio, a Cuba esplodeva la Revolucion castrista. Tomas decise allora di intraprendere la sua rivoluzione personale, vissuta sullo schermo. Diventò italiano d’adozione, oscillando tra Visconti e Bombolo, tra Antonioni e lo spaghetti western. Oggi, dopo quasi sessant’anni dalla sua partenza, rivede Cuba per la prima volta. Vagando per l’Havana “alla ricerca dei passi perduti” si abbandona ad un lungo, ipnotico racconto nel suo dolce tono ispanico, puntellato di gergalità americane e scivolamenti romaneschi. Confessandosi ad uno sguardo amico, traccia bilanci, rimugina ricordi, tragedie fondative e amori perduti, dove sembra svelare l’ultima maschera, quella più intima.
