Giovedì 13 marzo 2014, gli ascolti di Servizio Pubblico sono letteralmente crollati: il programma di Michele Santoro ha convinto soltanto 1.731.000 spettatori con uno share fermo al 7.29%.
La stagione televisiva 2013/2014 è stata particolarmente difficile per gli ascolti di Servizio Pubblico: le puntate andate in onda finora segnano una media di telespettatori pari a 2,3 milioni mentre lo share medio si ferma sotto al 10%, al 9.36% per la precisione. Il dato si presta comunque ad una doppia lettura: ottimo se si confronta con la media di La7, estremamente modesto se paragonato alle performance passate e al “peso” di Santoro. Il fatto che Michele non raggiunga la doppia cifra nella corsa dello share è una notizia.
AGGIORNAMENTO DEL 2/5/2014: La media stagionale aggiornata è: 2.146.037 spettatori, share 8.86% (dal conteggio sono escluse le puntate di inchiesta “Servizio Pubblio Più”). AGGIORNAMENTO 17/4/2014: La media stagionale aggiornata è: 2.180.962 spettatori, share 8.98%. AGGIORNAMENTO 11/4/2014: La media stagionale aggiornata è: 2.199.800 spettatori, share 9.02%. AGGIORNAMENTO 4/4/2014: La media stagionale aggiornata è: 2.223.541 spettatori, share 9.11%. AGGIORNAMENTO, 28/3/2014: La puntata del 27 marzo 2014 ha ottenuto il 7.96% di share con 1.819.000 spettatori. Considerando questa puntata, la media stagionale di Servizio Pubblico è: 2.247.521 telespettatori medi col 9.19% di share medio. AGGIORNAMENTO, 21/3/2014: La puntata del 20 marzo 2014 è precipitata al 6.91% di share con 1.537.000 spettatori. Considerando questa puntata, la media stagionale di Servizio Pubblico scivola ancora più giù: 2.267.000 telespettatori medi col 9.25% di share medio.
Lo scorso anno Servizio Pubblico viaggiava quasi costantemente sopra i 2,5 milioni di spettatori, mai era andato sotto i 2 milioni, qualche volta superava i 3 milioni. Ad alzare fortemente il dato medio aveva poi contribuito lo scontro epocale con Silvio Berlusconi; la puntata col Cavaliere come ospite toccò i numeri da grande evento: 8,67 milioni di spettatori col 33.58% di share.
Quest’anno le cose sono andate nettamente peggio: per ben 3 puntate i telespettatori sono crollati sotto i 2 milioni, solo una volta sono stati raggiunti i 3 milioni, tantissime puntate si sono fermate sotto il 10% di share. Bisogna però evidenziare che in questa stagione televisiva la quasi totalità dei talk show e dei programmi di informazione ha subìto una brusca frenata: dopo alcune annate in cui questo genere televisivo sembrava essere la “gallina dalle uova d’oro” (bassi costi, molto pubblico) qualcosa sembra essersi inceppato…
La politica è cambiata, il rapporto degli italiani con la politica stessa è cambiato, il “format” di Santoro è invece sempre lo stesso da 20 anni: la sua presa sul pubblico si massimizza quando viene portato all’estremo lo scontro tra protagonista (Santoro) e antagonista (Silvio B.). Adesso che Silvio B. rischia di essere marginalizzato nell’agone politico, anche Michele S. non sembra godere di buona salute… I latini avrebbero detto: “simul stabunt, simul cadent“.
