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Servizio Pubblico: Berlusconi prevale. Santoro spreca l’occasione della vita, puntata preparata in maniera superficiale

Al termine della puntata di Servizio Pubblico con ospite Silvio Berlusconi, la sensazione è che per Michele Santoro sia stata una grande occasione sprecata… 


Prima di stasera si pensava che Silvio Berlusconi sarebbe andato nella fossa dei leoni di Servizio Pubblico per tentare il tutto per tutto per recuperare nei sondaggi (ammesso che trasmissioni come quella di Santoro spostino veramente voti…) e che ne sarebbe uscito distrutto.

Invece il Cavaliere ha “tenuto botta” ed anzi è sembrato prevalere su Santoro e sul suo staff. La dimostrazione più palese di ciò è stato il nervosismo di Michele verso fine puntata: evidentemente anche lui si era accorto (tardi!) di aver sprecato l’occasione della vita…

Santoro ad un certo punto ha rovesciato il tavolo o come i bambini ha smesso di giocare e ha portato via il pallone. Si è aggrappato a degli accordi preliminari violati poi dal Cavaliere, di un patto per non parlare dei processi di Berlusconi che sarebbe stato violato nel momento in cui il Cavaliere ha parlato dei processi di Travaglio (in realtà anche Travaglio non ha risparmiato di ricordare a Berlusconi  le sue grane giudiziarie). Questo cosa vuol dire caro Santoro? Che sei solo parzialmente libero? Che concordi gli argomenti? Questo da te non ce lo saremmo aspettato!

Cosa è successo? Dopo il monologo letto da Marco Travaglio, Berlusconi ha tirato fuori il colpo di teatro e ha annunciato di avere un “letterina” da leggere su Travaglio. Berlusconi si è seduto alla scrivania di Marco e ha iniziato al fare il Travaglio della situazione e, mutuando il suo stile, ha incominciato a ricordare il passato e le condanne di Travaglio stesso.


A quel punto Santoro non ci ha visto più, ha capito che Berlusconi aveva preso in mano la trasmissione, si è reso conto che l’ospite stava “dettando l’agenda”. Errore madornale! Roba che non permette quasi più neanche il tanto vituperato Bruno Vespa.

Forse, solo a quel punto, Santoro si è reso conto che Berlusconi – inaspettatamente – stava prevalendo. Magari, solo in quel momento, Santoro ha compreso quello che prima non aveva realizzato, forse preso dall’eccitazione al pensiero dei picchi di share che avrebbe realizzato col Cavaliere in studio…

Bisogna riconoscere che tutta la puntata è stata deludente per lo staff di Santoro: l’impressione è che la puntata sia stata preparata in modo un po’ troppo superficiale. Tutti gli interventi sembravano un po’ improvvisati. Le domande di Luisella Costamagna e Giulia Innocenzi totalmente inefficaci. E’ trasudata troppo poca preparazione.

Molti argomenti presentati per mettere in difficoltà Berlusconi si sono rivelati, invece, degli ottimi assist a favore del Cavaliere. Bastava aver seguito con più attenzione gli altri interventi televisivi di Silvio per capire dove sarebbe stato opportuno andare a parare.


Parliamoci chiaro, Berlusconi dice da giorni le stesse cose e su quelle è estremamente preparato. Per metterlo in difficoltà e per fare vera informazione sarebbe stato il caso di andare ad indagare su cose diverse. Invece la redazione di Servizio Pubblico ha mostrato un’abbondante dose di superficialità e impreparazione e ha fornito argomenti su cui Silvio aveva una buona risposta pronta.

Ad un certo punto la trasmissione è sembrata incartarsi nella difesa di Angela Merkel e Silvio è apparso come l’unico argine contro l’invadenza tedesca. Questo elemento sì che può infervorare gli animi…

Di poca forza è parso anche il primo monologo di Travaglio, migliore il secondo. La chimica tra Santoro e Berlusconi, ma anche il ritmo e la forza tensiva della trasmissione, è andata crescendo. All’inizio Santoro sembrava giocare la parte del “poliziotto buono” mentre il ruolo del “poliziotto cattivo” era affidato ai suoi collaboratori. Che però si sono rivelati deboli e poco ficcanti. Una delusione per i fan di Michele che è stato poco pungente anche quando ha calato i suoi assi nella manica: un’imprenditrice che vuole uscire dall’euro e una dichiarazione di Tremonti sostanzialmente a sfavore di Berlusconi.


Riassumendo: Berlusconi vince, Santoro spreca clamorosamente l’occasione di una vita ma ognuno dei due sembra parlare solo ai propri “discepoli” (anche se ad un certo punto Silvio ha paurosamente guadagnato il favore del pubblico in sala, pericolo presto scampato quando lo stesso pubblico in sala ha detto di ritenere dei coglioni gli elettori di centrodestra). Ne esce fuori un ottimo spettacolo televisivo, un gran bel varietà, un ottimo talent show in cui Berlusconi ha dato meglio di sé e ne è uscito piuttosto bene mentre la redazione di Servizio Pubblico è parsa impreparata (forse per snobistica sottovalutazione dell’ospite). Ma è anche il caso di evidenziare che il buon giornalismo televisivo è ben altra cosa!

Leggi anche la cronaca che abbiamo fatto in diretta, qui>>

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