Il mistero sulla nuova trasmissione di Michele Santoro è stato svelato ieri alla festa de Il Fatto Quotidiano, dal giornalista stesso.
Il titolo non sarà Senza Rete, come annunciato in precedenza, ma, citando un film documentario di Pier Paolo Pasolini, si chiamerà Comizi d’Amore.
Alla base del progetto ci sarà Servizio Pubblico, un’associazione che, nelle parole di Santoro, “si impegnerà a dire no a qualsiasi censura”.
Santoro ha spiegato:
Se voi ci darete 10 euro, ‘Servizio pubblico’, con l’aiuto di impenditori che sono qui, come Sandro Parenzo, Etabeta e con l’aiuto del Fatto Quotidiano che ha aperto la strada dell’indipendenza, manderà in onda ‘Comizi d’amore’, che saranno la protesta che la società italiana può rappresentare per indicare una strada alternativa. Sarà una grande manifestazione televisiva, basterà mettersi davanti allo schermo.
Il giornalista ha anticipato alcune delle modalità di visione del nuovo programma:
Sarà una grande manifestazione televisiva, basterà mettersi davanti allo schermo. Se riusciremo a far vivere sul digitale e sui canali Sky che ospiteranno la trasmissione questo progetto e se milioni di persone saranno lì, allora noi ci saremo avvicinati alla possibilità di trasformare la televisione italiana.
Quindi tutto ciò fa intuire che Comizi d’Amore sarà trasmesso sul circuito di tv locali di proprietà di Sandro Parenzo e su qualche canale Sky, probabilmente non sui canali “ufficiali” ma su qualche rete che trasmette sulla piattaforma satellitare. La richiesta di un piccolo contributo da parte dei sostenitori sembra confermare la volontà di avere un forte azionariato popolare nella realizzazione del programma per evitare condizionamenti da un editore forte.
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