Milly Carlucci questa volta non ci sta. Come se il ballo in tv sia una prerogativa di sua sola competenza, è determinata a lottare contro Baila! il nuovo show Mediaset sulla danza che Barbara d’Urso condurrà su Canale 5 da settembre.
Secondo quanto scritto stamani dal Corriere della Sera, la pacata signora di Rai 1 ha dato mandato legale al suo avvocato Giorgio Assumma di intraprendere un’azione legale nei confronti di Mediaset per scongiurare la messa in onda di Baila!, considerato un clone del suo Ballando con le stelle.
Non sappiamo ancora in dettaglio in cosa consisterà Baila! ma possiamo dire con certezza che la televisione e il genere varietà si sono da sempre basati proprio su canto e ballo declinati poi, negli ultimi 10 anni, in talent-show e reality-show. Niente di nuovo sotto il sole della tv.
E’ vero che uno stesso genere rischia di logorarsi se proposto troppo a lungo ma lo scontro Ti lascio una canzone/Io canto mostra come, in realtà, entrambi possano sopravvivere con ottimi ascolti anche se mandati in onda nello stesso periodo (cosa che non avverrà per Baila! e Ballando, visto che lo show Rai ripartirà nei primi mesi 2012).
Poco importa se due programmi sono simili, quel che poi conta nel gradimento e nell’affetto del pubblico è la qualità del prodotto e Mediaset (con Gerry Scotti e Roberto Cenci) ha dimostrato di saper fare un programma nettamente superiore a livello qualitativo.
E poi, in fin dei conti, a determinare il successo sono i risultati di ascolto e la concorrenza non può che migliorare la possibilità di scelta dei telespettatori.
Ma Milly ha comunque deciso di cominciare la battaglia anche perchè pare che Mediaset abbia preso già contatti con parte dello staff di Ballando (sembra che il ballerino Samuel Peron sia già passato nel gruppo della d’Urso…).
Comunque i format delle due trasmissioni dovrebbero essere diversi. Mediaset lo ha acquistato dalla casa di produzione sudamericana Televisa e il titolo originale è Dancing for a dream/Bailando por un sueno. Il format di Ballando con le stelle è invece di proprietà dell’inglese BBC. E pare che la questione del plagio sia proprio a monte, cioè tra le case di produzione detentrici dei format. La BBC aveva già inviato una diffida a Televisa per il possibile plagio.
Cloni o non cloni, plagio o non plagio, il verdetto lo daranno i telespettatori col telecomando.
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