La notizia bomba è appena stata lanciata dall’informatissimo Dagospia: sembra che Michele Santoro sia intenzionato a lasciare la conduzione di Servizio Pubblico a fine aprile.
Ieri abbiamo parlato degli ascolti non proprio entusiasmanti di questa stagione di Servizio Pubblico, con una media di share inferiore alla cifra simbolica del 10%. Ma secondo quanto rivela il sito di Roberto D’Agostino non sarebbero gli ascolti in calo ad aver demotivato il combattente Santoro…
Il giornalista vorrebbe piuttosto sperimentare nuovi format in qualità di produttore e non avrebbe intenzione di farsi ingabbiare nelle regole della par condicio che vigeranno in tv in vista delle elezioni europee del 25 maggio. E dunque da fine aprile Santoro potrebbe lasciare il suo posto alla sua collaboratrice Giulia Innocenzi che sperimenterà un format diverso. Ma Michele avrebbe un sogno prima di chiudere la stagione: intervistare Beppe Grillo. Ecco quanto scritto da Dagospia:
Da anni ha voglia di sperimentare nuovi format come produttore, aggiungere che il voto europeo del 25 maggio costringerà i talk entro determinati limiti di par condicio, e Santoro sembra sempre più intenzionato a mollare la conduzione di “Servizio pubblico” a fine aprile. Al suo posto, da maggio, per quattro puntate, come conduttrice orientata verso il pubblico giovanile, arriva la vispa Giulia Innocenzi. Il sogno di Santoro è di chiudere la stagione intervistando Lui, il famigerato Grillo (dopo Berlusconi, vuole rimediare un’altra brutta figura?)
E a proposito della conduzione di Giulia Innocenzi, Dagospia aggiunge:
Giulia Innocenzi, fresca trentenne, condurrà un format di quattro puntate (tre prima delle europee, una subito dopo) in cui è prevista una fitta partecipazione di «giovani» (max 35 anni) che sono stati selezionati in diversi casting fatti in diverse città, tra le quali Rimini, Roma e soprattutto Milano. Ci saranno due schieramenti teoricamente contrapposti per estrazione sociale e politica (lo stile è quello di «A bocca aperta» di Funari) e sarà presente, secondo le intenzioni, un politico solo, come interlocutore di tutte le parti.
