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A Rai2 sono cauti, con The Voice of Italy si cerca di portare la rete al 9% di share in prime time

the-voice-of-italy_coverPartirà domani sera su Rai2 The Voice of Italy, versione italiana del format creato da John De Mol, già campione di ascolti in mezzo mondo. 


Come in tutti i format internazionali in cui c’è una giuria “pesante”, la conduzione deve essere leggera: al timone del programma ci sarà Fabio Troiano, attore alla sua prima prova di conduzione. La giuria può contare, invece, su dei pezzi da novanta: Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e Noemi.

Le prime 4 puntate saranno la registrazione delle audizioni in cui i 4 coach dovranno giudicare i cantanti senza vederli. I “magnifici 4″ saranno girati di spalle per dare importanza solo alla vocalità, per evitare condizionamenti dovuti all’aspetto fisico o al look o alle storie personali dei concorrenti (e in questo sta la differenza con altri talent in cui ci sono più concessioni all’aspetto reality).

Visto che le prime quattro puntate sono registrate, ci si aspetta che la trasmissione faccia tesoro di quanto accaduto con Italia’s Got Talent, in cui un montaggio serrato ha dato ritmo alle audizioni (permettendo il raggiungimento degli 8 milioni di spettatori).

La curiosità per il nuovo prodotto di Rai2 è forte ed ingente è stato anche l’impegno economico della Rai. Ma a Rai2 si mostrano cauti e non dichiarano un obiettivo di share preciso – si parla di portare di The Voice come un primo passo per portare la rete al 9% in prime time – forse per non incorrere in delusioni a posteriori (come accaduto con TuttoDante, per cui ci si aspettava il 15% ma che si è fermato all’8.56% nella prima puntata). Angelo Teodoli, direttore di Rai2, ha dichiarato:

Non sono qui per dare obiettivi di ascolto precisi, che poi magari rischiano di non avverarsi per pochissimo. Più che altro riteniamo The Voice la prima pietra per ricostruire il prime time del canale e portarlo a uno share stabile del 9%. Giovedì ci è sembrato il giorno più adatto: non ci sono altri programmi musicali o giovani.


E il giovedì sarà davvero il giorno più adatto? E’ vero che non ci sono altri programmi musicali o per giovani in concorrenza, ma la serata di domani è piuttosto difficile per il debutto di The Voice: su Rai1 andrà in onda Che Dio ci aiuti 2, serie tv di successo in grado di catalizzare quasi 7 milioni di spettatori; il giovedì è anche la serata di Santoro su La7 che la scorsa settimana è stato seguito da quasi 3,8 milioni di spettatori e che domani verosimilmente si attesterà su cifre simili, vista l’intricata situazione politica di questi giorni; da non sottovalutare la presenza su Canale 5 di un film campione di incassi come Benvenuti al Sud, al suo primo passaggio in chiaro e la diretta su Rete 4 della partita dell’Inter in Europa League.

Non lasciamoci ingannare quindi, per portare Rai2 al 9% in prima serata ci vuole un risultato che sia costantemente e ampiamente sopra il 10%. Non basterà un 9% per essere soddisfatti. L’ultima produzione importante di prima serata di Rai2, Pechino Express, si è attestata su una media del 7.81% di share. Risultato che non può certo essere salutato con entusiasmo! Per The Voice, visto anche il maggiore impegno economico, sarà necessario un risultato ben più alto.

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