La lunga vicenda della vendita di La7 sembra giunta a un punto di svolta: dovrebbe essere il gruppo di Urbano Cairo a comprarla.
L’indiscrezione è stata lanciata ieri sera dal sito Affaritaliani.it che ha scritto:
Cairo ha battuto la concorrenza del fondo Clessidra per l’acquisizione dei canali televisivi di Telecom Italia Media (che comprendono anche La7d e il 51% di Mtv).
La notizia ufficiale potrebbe essere data il 7 febbraio 2013, durante il prossimo Cda di Telecom Italia. Continua Affaritaliani.it:
Non è noto al momento il valore dell’operazione, ma stando a indiscrezioni circolate nei giorni scorsi l’editore avrebbe presentato un’offerta superiore ai 100 milioni di euro per i soli asset tv, esclusi quindi i multiplex (ovvero le frequenze digitali) che potrebbero rimanere a Telecom o diventare oggetto di una trattativa con altri soggetti. A Telecom rimarrebbe peraltro il debito accumulato da La7 nel 2012 (un centinaio di milioni), oltre a un accordo che la vincolerebbe a “sostenere” la tv nel 2013 attraverso investimenti pubblicitari.
Ma chi è Urbano Cairo? Cairo, lavorativamente parlando, nasce nella galassia berlusconiana: prima in Fininvest, poi in Publitalia ’80 e infine alla pubblicità della Mondadori. Successivamente Cairo si è messo in proprio fondando prima la Cairo Pubblicità e poi la Cairo Communication. Dal 2005 Cairo è anche proprietario e presidente del del Torino Football Club 1906. Il gruppo Cairo è già la concessionaria pubblicitaria di La7. Ma Cairo è anche editore di fortunati e popolari settimanali come DiPiù.
Cosa cambierà dunque per La7? Difficile fare previsioni. Forse non cambierà molto visto che la forza di La7 sta proprio nella sua alterità ad un certo tipo di televisione commerciale e nell’attenzione che pone alla politica e all’informazione (leggi anche il nostro commento: La7: stop all’ambizione generalista, resta solo la politica).
Ma non si può escludere a priori che Cairo non imponga anche alla sua tv una svolta nazionalpopolare simile a quella impressa ai settimanali che ha lanciato (con estremo successo) sul mercato. Nei prossimi mesi ne sapremo di più (anzi, sarebbe forse il caso di dire: DiPiù, come il fortunato settimanale del gruppo Cairo).
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