Partiamo da quello che per noi è un vero e proprio assioma: qualsiasi cosa è migliore della perpetua risata sguaiata e delle interviste radical-chic di Serena Dandini.
E in effetti, a nostro modesto avviso, Volo in diretta è un programma migliore di Parla con me.
Gli ascolti non sono stati pessimi ma neanche troppo esaltanti: 1.156.000 telespettatori con l’8,19% di share. Fabio Volo nella prima puntata non è riuscito a battere i dati di Serena Dandini che nella scorsa primavera era intorno al 9/10%.
Nonostante ci sia piaciuto più della striscia della Dandini, Volo in diretta non ci sembra particolarmente innovativo.
Quello che salta subito all’occhio è il provincialismo che si percepisce fin dalla scenografia che raffigura, non si sa perchè, lo skyline di New York.
L’altro elemento che ha pervaso la serata è l’immensa autoreferenzialità di Fabio Volo, uno che era bravo ma che è sempre uguale a se stesso.
Il presentatore sostiene che la trasmissione ha più ritmo rispetto ai programmi di Rai 3 ma se poi andiamo a stringere, ci rendiamo conto che Volo in diretta si basa sul “nulla”, però cucinato benissimo. Da anni Volo è un ottimo profeta del cazzeggio, non dice niente di particolarmente rilevante ma lo propone molto bene.
La trasmissione, insomma, non offre nulla che possa coinvolgere: ci sono citazioni di Tonino Guerra e di Alda Merini e persino un filmato delle gemelle Kessler. Manca però qualche novità…
L’elemento più “originale” si può rintracciare nell’intervista a Franco Battiato: alle domande si alternano le recitazioni dei pensieri “non detti”. Peccato che sia una tecnica già usata dal giovane Guglielmo Scilla di Deejay Tv…
Il problema è che il programma sembra essere troppo pretenzioso; senza motivo…
Era solo la prima puntata, vedremo come andranno le prossime serate.
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