Due giorni (leggi qui>>) fa avevamo analizzato le apparizioni di Mario Monti in televisione: 5 in due mesi e mezzo di governo (un primato da far impallidire Silvio Berlusconi). Ma parlando delle ospitate in tv del premier bisogna riflettere anche sul tipo di partecipazione che sceglie…
Mario Monti, come o forse più di Berlusconi, gradisce andare in tv senza contraddittorio. Niente politici o giornalisti che possano controbattere le sue tesi, il premier vuole solo un dialogo con il conduttore i modo che le scelte del suo governo sembrino le uniche possibili!
Dove sono le anime belle antiberlusconiane che erano sempre pronte a gridare al regime ad ogni apparizione televisiva del Cavaliere? Dove sono tutti quelli che richiedevano, giustamente, un contraddittorio per il premier. Evidentemente se l’assenza di contraddittorio è richiesta da Monti significa che è indice di sobrietà…
Nella puntata di Matrix, prima Monti “ha parlato”. Solo dopo i politici hanno potuto commentare tra di loro il “verbo” del premier.
Ieri sera la strategia televisiva di Monti non ha pagato e la sua ospitata a Matrix non ha dominato nella sfida degli ascolti. Il programma di Alessio Vinci, nonostante il traino forte de Il Tredicesimo Apostolo, è stato visto solo da 1.095.000 telespettatori (share 12.14%) uscendo battuto nel confronto con Porta a Porta. Il programma di Bruno Vespa, in cui si parlava del naufragio della Costa Concordia, è stato seguito da 1.537.000 spettatori con uno share del 13.43%.
Per completare il quadro bisogna ricordare che, visto che si trovava in zona, ieri sera Monti è stato anche ospite in studio al Tg5…
La subdola riverenza con cui la televisione tratta il premier Mario Monti è particolarmente fastidiosa e nessuno sembra denunciarla. Dove sono tutti i cani da guardia che sbraitavano durante l’era berlusconiana?!?
Sintomatico dell’accondiscendenza della tv verso Monti è un sondaggio proposto da Ballarò. Le domande suonavano più o meno così: “Quale provvedimento del governo Monti ti piace di più?”, “Quale ti piace di meno?”… Come se fosse impossibile che qualche iniziativa del governo Monti non piaccia; ci rimane da scegliere solo se gradiamo di più o un po’ di meno… Una preoccupante sobrietà!