Non è la prima volta lo diciamo, in questa stagione i talk show politici sono un genere televisivo molto stanco, se non logoro. Ieri sera la somma dei dati di ascolto di Ballarò su Rai3 e di diMartedì su La7 si ferma sotto i 2,5 mln di spettatori complessivi col 10.6% di share totale. Un dato disastroso, molto inferiore a quelli ottenuti solitamente dal solo Ballarò nelle scorse stagioni.
Ballarò di Massimo Giannini si è fermato a 1.557.000 spettatori col 6.76% di share mentre diMartedì di Giovanni Floris si è dovuto accontentare di solo 910.000 spettatori col 3.84% di share.
Questi dati, già miseri di per sé, diventano preoccupanti se si guarda la composizione del pubblico. I due talk show vanno forte solo nella fascia degli ultra-sessantacinquenni, un target non particolarmente pregiato per il mercato pubblicitario. Nella fascia over 65, Ballarò conquista il 13% di share mentre diMartedì arriva fino al 6%. Due programmi per pensionati dunque…
Giannini e Floris possono parzialmente consolarsi se prendiamo in esame il titolo di studio degli spettatori: i due giornalisti ottengono un discreto seguito tra i laureati, un segmento di società piuttosto interessante per gli investitori pubblicitari. Tra il pubblico colto, il programma di La7 raggiunge l’8.35% mentre quello di Rai3 arriva all’8.25%.
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(fonte dati: ilVelino/AGV NEWS)
