È difficile scrivere la sesta stagione di una serie, specialmente se le due protagoniste storiche hanno deciso di abbandonare la produzione. Squadra Antimafia dimostra però che è possibile farlo in maniera credibile.
Partiamo dagli ascolti della prima puntata: 4.001.000 spettatori, share 17.29%. Un dato nettamente inferiore alla prima puntata della quinta stagione che il 9 settembre 2013 raggiunse 4.810.000 spettatori pari col 19.27% di share. Il dato di ieri rimane comunque molto buono se si analizzano i profili del pubblico: Squadra Antimafia 6 supera il 21% sul target commerciale (15-64 anni), ed arriva addirittura oltre il 25% sul pubblico giovane, 15-34 anni. Leggendo tali dati, preziosissimi per Mediaset, si capisce come mai siano già partite da una settimana le riprese della settima stagione.
Claudia Mares se ne è andata già da un po’ e anche Rosy Abate non si sente tanto bene (ieri sera si è vista per pochi secondi nel letto di un ospedale psichiatrico). La sfida di sopravvivere all’assenza delle due amate protagoniste è dura ma la Taodue sembra esserci riuscita scrivendo una sceneggiatura credibile e di attualità (collusione tra mafia e servizi segreti).
I dialoghi sono ben scritti e mai banali (merce rara nella fiction italiana!), la regia e la fotografia sono suggestive e l’azione non manca. Il pubblico che segue la serie (particolarmente attivo) ha aspettative alte e si aspetta molti colpi di scena ma dopo una cinquantina di puntate è difficile tenere sempre alta l’adrenalina.
La scelta di inserire “due cattivi” (De Silva dei servizi segreti deviati e la famiglia mafiosa Ragno) è una scelta che può aprire intrecci interessanti ma solo se si eviterà il rischio del “già visto”. Dalla prima puntata di Squadra Antimafia 6 sembra di capire che questa stagione si concentrerà meno sul filone romantico e, rispetto alle storie d’amore, prediligerà l’azione. Scelta condivisibile ma anche azzardata se guardiamo ai prodotti offerti ultimamente da Canale 5.
Per un giudizio più approfondito dovremo aspettare le prossime puntate, per ora possiamo affermare che Squadra Antimafia riesce a reggere l’usura del tempo scongiurando il rischio stanchezza e ripetizione.
