Corsi e ricorsi della storia, potremmo dire… Per una strana e beffarda legge del contrappasso, Rita Dalla Chiesa, volto storico del tribunale di Canale 5, potrebbe portare in tribunale La7, nel caso in cui il suo programma venga davvero cancellato…
Se in un primo momento Rita aveva preferito non commentare le voci sulla cancellazione del suo programma pomeridiano su La7 (previsto per gennaio), adesso sembra molto più battagliera ed è pronta a difendersi da quello che per lei sarebbe un vero e proprio danno di immagine. Dichiara la Dalla Chiesa:
Se dovessi ricevere una conferma scritta e l’ipotesi di cancellazione dovesse risultare ufficialmente, allora sarò costretta a portare Cairo e la sua rete davanti ai giudici. Voglio augurarmi che questo non abbia seguito e che non debba essere costretta a tutelare il mio buon diritto in tribunale.
Tra il serio e il faceto, suggeriamo di risolvere la contesa nel Tribunale di Forum… Altrettanto dure sono le dichiarazioni di Lucio Presta, agente di Rita e un vero e proprio mastino quando si tratta di difendere le buone ragioni dei suoi artisti:
Dopo aver rinunciato alle reiterate proposte di Mediaset non si può credere che all’ultimo momento, pare per motivi di budget, l’attività artistica e l’immagine di Rita possano subire un danno tanto grave quanto ingiustificato.
In effetti le posizioni della Dalla Chiesa e di Presta sono ineccepibili. Se davvero è una questione di budget, a La7 avrebbero dovuto pensarci prima, nel momento in cui hanno proposto il programma a Rita. È innegabile che l’editore è libero di scegliere cosa trasmettere, è altrettanto vero che il danno di immagine per la Dalla Chiesa sarebbe ingente.
La replica di La7 non ci ha messo molto da arrivare:
La7 comunica di “aver preso atto con stupore delle dichiarazioni della sig.ra Dalla Chiesa e precisa che l’Azienda non ha alcun obbligo contrattuale relativamente alla produzione e alla messa in onda di uno specifico programma essendo le decisioni in merito rimesse esclusivamente alla propria valutazione” (ANSA)