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Barabba, seconda e ultima puntata (Rai1, 2 aprile 2013)

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La storia dell’uomo che il popolo di Gerusalemme salvò al posto di Gesù. Billy Zane è Barabba nella miniserie, diretta da Roger Young, tratta dal romanzo di Pär Lagerkvist, premio Nobel per la Letteratura. Cristiana Capotondi e Anna Valle sono le protagoniste femminili. Nel cast Marco Foschi, Filippo Nigro, Paolo Seganti, Franco Castellano, Hristo Shopov. La prima puntata è andata in onda su Rai1 lunedì 1° aprile; stasera, martedì 2, la seconda e ultima parte. 


BARABBA – TRAMA, ANTICIPAZIONI E RIASSUNTO DELLA SECONDA PUNTATA, 2 APRILE 2013

L’odio di Iezer consegna Barabba ai Romani che lo arrestano nelle stesse ore in cui, per la pressione di Caifa e di tutti i sacerdoti del tempio, Pilato ordina l’arresto di Gesù. Nel buio del carcere Barabba lo sfida: perché se davvero Lui è il Re dei Giudei non impugna la spada contro i nemici di Israele? La legge prevede che il giorno di Pasqua venga chiesto al popolo quale prigioniero liberare. Pilato rispetta la tradizione, chiede al popolo di Gerusalemme se preferisce che venga liberato Gesù o Barabba. Il popolo sceglie Barabba. Da questo momento il destino di Barabba sarà per sempre intrecciato a quello di Gesù dal filo misterioso di una volontà superiore. Perché il popolo ha scelto Barabba invece di Gesù? E perché Gesù, che tutti credono il Re dei Giudei, accetta di morire senza impugnare la spada? La risposta gliela offre Giuda Iscariota, l’uomo che ha consegnato Gesù ai romani.

Giuda sostiene che Dio ha scelto Barabba perché Barabba è il Messia. Giuda conduce Barabba da Pietro ma proprio in quel momento, il cielo si oscura. Barabba si precipita sul Golgota, i fedeli piangono Gesù spirato sulla croce. Tutto sembra finito. Che davvero Giuda avesse ragione? Barabba raggiunge Ester nella Gheennà, ha deciso di partire assieme a lei, andranno lontano e ricominceranno da capo. Ma Ester gli rivela che il giorno del suo arresto ha perso il bambino. Non può andarsene perché deve servire gli ammalati e i derelitti in attesa di Gesù. Ester crede infatti che Gesù non sia morto ma si prepari a tornare. Barabba non può credere a questa follia, eppure il dubbio lo tormenta. Raggiunge Lazzaro, l’uomo che Gesù ha risorto dalla morte, ma nemmeno lui possiede risposte. Si può solo credere oppure no. Barabba però non può credere, le parole di Giuda gli risuonano nella mente. Forse davvero lui è il Messia? Se è così non resta che impugnare la spada. Ma proprio mentre rivela i suoi piani ai compagni Zeloti, arriva la notizia che il corpo di Gesù è scomparso! Barabba si precipita, è certo, almeno quanto lo è Pilato, che si tratti di una messa in scena.

Inizia una febbrile caccia alla verità che porta Barabba a rischiare la vita pur di penetrare nel carcere dove sono tenuti segregati i soldati del sepolcro. Ma nemmeno loro hanno una risposta. Non sanno cosa sia successo. Sono stati accecati… e il corpo di Gesù è scomparso. L’ira dei Romani si abbatte intanto contro i cristiani. Iniziano rappresaglie e persecuzioni. Ester viene sorpresa a predicare la parola di Gesù e lapidata. Barabba reagisce furioso, è ora di rompere gli indugi, decide che attaccherà e ucciderà Ponzio Pilato. Ma qualcosa va storto e Barabba cade in una trappola assieme ai suoi uomini. Siccome Barabba è stato graziato nel giorno di Pasqua, Pilato non può ucciderlo, ma lo chiude in una cella buia dove passerà il resto dei suoi giorni. Claudia, la moglie di Pilato, convertita al cristianesimo, viene sorpresa sulla tomba di Ester e martirizzata da fanatici ignari della sua identità.


In punto di morte, Claudia prega Pilato di salvare la vita a Barabba. Pilato lo promette e allo scadere del suo mandato, appena prima di rientrare a Roma, ordina che Barabba venga trasferito alle miniere di Cipro. Sono trascorsi alcuni anni. Le miniere sono un inferno. I prigionieri vengono sottoposti a ogni genere di sopruso. I cristiani, una volta scoperti, vengono uccisi senza pietà. Barabba si unisce a loro, per capire il mistero che li muove e per sfidare Roma. Vorrebbe guidarli nella rivolta contro l’oppressore, ma loro scelgono morire in nome di Cristo piuttosto che ribellarsi ai Romani. Una scelta che Barabba non può accettare né condividere. Per questo li rinnega. E rinnegandoli si salva la vita e viene inviato a Roma dove il suo destino si incrocia ancora una volta con quello di Pilato. Pilato ha saputo della sua condotta alle miniere e lo ha voluto vedere. Ha bisogno di lui. Gli racconta di avere una nipote, giovanissima, che si è convertita ed è scomparsa tra i cristiani. Pilato vuole che Barabba si infiltri nella comunità cristiana e la trovi. In cambio avrà denaro e libertà. Barabba accetta, scopre dove si radunano i cristiani e riesce a farsi ammettere alla presenza di Pietro. I due uomini si riconoscono. Pietro confida al giovane Marco, che resterà nella storia come autore di uno dei Vangeli, che Barabba è venuto per compiere il disegno di Gesù.

L’incontro coi cristiani, il mistero incomprensibile della loro fede, ha profondamente turbato Barabba, ma Pilato esige il rispetto dei suoi impegni. Barabba intuisce che la giovane nipote di Pilato non esiste, era solo un inganno per convincerlo a collaborare. Pilato voleva solo conoscere i luoghi dove trovare i cristiani. Ma quando Barabba scopre di essere stato ingannato è troppo tardi. Il piano di Pilato è ormai scattato. Roma viene incendiata, la colpa verrà data ai cristiani che per questo verranno tutti arrestati e uccisi. Barabba si precipita ad avvisare Pietro e i suoi seguaci pregandoli di mettersi in salvo. Ma tutti ormai lo considerano un traditore. Barabba è solo. Non gli resta che abbandonare Roma grazie alla libertà che si è conquistato a così caro prezzo. Una volta uscito dalla città, per la prima volta, comprende il senso del suo destino. Decide che restituirà la vita che gli è stata donata quando Gesù è morto al posto suo sulla croce.

Barabba si presenta a Pilato, vuole offrirsi in cambio della salvezza di Pietro. Pilato dapprima si rifiuta, ma il ricordo del destino che li ha accomunati fin dalla morte di Gesù e soprattutto la memoria di Ester e Claudia, entrambe morte per testimoniare la sua parola, inducono Pilato ad accettare. Barabba viene condotto al carcere Mamertino… ma Pietro non può accettare la sua offerta, Gesù gli è apparso e ora sa che deve accettare il martirio. Pietro vuole che sia il giovane Marco, il futuro evangelista, a vivere. Il destino di Barabba trova così compimento congiungendosi al destino dei cristiani per la salvezza del messaggio di Gesù. Ed è sulla croce che Barabba finisce i suoi giorni, finalmente illuminato, nei suoi ultimi istanti, dal volto di Cristo e dalla fede in Lui.


RIASSUNTO PRIMA PUNTATA (1° APRILE 2013)

Nella Gerusalemme che vive la presenza rivoluzionaria di Gesù Cristo, Barabba conduce una vita di espedienti, crimini e furti. E’ un uomo rude, deciso, disincantato, pronto a tutto pur di sopravvivere. Durante le nozze di Cana, mentre Gesù compie il miracolo dell’acqua trasformata in vino, Barabba compie un furto nella villa in cui si festeggiano le nozze. Sorpreso da Lezer, l’intendente della villa, Barabba lo colpisce con violenza e lo stordisce, poi si dà alla fuga. Parte del bottino viene speso da Barabba in un lupanare di Gerusalemme. Qui conosce Ester, una giovane donna, timida e pura, seguace di Gesù. Barabba ne è attratto, colpito dalla sua dolcezza, come se vedesse in lei tutto ciò che non potrà mai avere ed essere. Barabba “compra” Ester e la porta con sé ma, proprio a causa della purezza della donna, non riesce a possederla. Ester riprende a seguire Gesù, ad ascoltare le sue parole. E tra la folla che ascolta il Messia, conosce Claudia, la giovane e tormentata moglie di Pilato.

Tra le due donne nasce una tacita amicizia. Claudia è una donna tormentata, che comincia a trovare nelle parole di Gesù il conforto di cui sente il bisogno: ferita com’è dall’impossibilità di avere figli e dalla lontananza spirituale di Pilato, impegnato dal suo ruolo politico e marito assente, seppur innamorato. Lontananza resa ancora più profonda dalla preoccupazione con cui Pilato vive la presenza di Gesù a Gerusalemme, una presenza vissuta come una minaccia per Roma e per la pace. Ma, nel frattempo, Barabba viene catturato da Iezer e dai suoi uomini e gettato, esanime, nella Gheennà, tra le fiamme e i lebbrosi che vi trovano rifugio. E’ proprio Ester a salvare Barabba, con l’aiuto di Claudia. Ma mentre Claudia, tornata a casa, ha un aspro confronto con Pilato che la diffida a seguire ancora Gesù, Barabba manda via Claudia che l’ha appena salvato da morte sicura: è come se temesse di essere indebolito dall’amore che potrebbe provare per lei. Nel corso di una scorribanda contro i soldati romani, Barabba conosce Kedar, capo degli zeloti. Anche Kedar vive di furti e rapine, ma per uno scopo preciso: spingere il popolo a ribellarsi ai romani per riconquistare la libertà e la sovranità di Israele.


In breve tempo, Kedar diventa una guida per Barabba, la figura paterna che gli è sempre mancata. Kedar e Barabba organizzano una rapina ai danni di Licinio Tellure, un nobile romano. Ma per avere accesso nella sua villa, devono fingersi gladiatori e combattere nell’arena. Nel frattempo, Ester si è legata ancora di più alla figura di Gesù, seguendolo e servendolo. Barabba ne è geloso e, a sua volta, si convince che il popolo di Israele potrà essere liberato solo con la forza e la ribellione e non con le parole di pace che predica il Messia. Così si riavvicina ad Ester e trova la forza per mostrarle il suo amore. Per la prima volta, i due si amano. Ma Barabba deve di nuovo allontanarsi per raggiungere Kedar. La rapina ai danni di Licinio Tellure ha successo, ma Kedar viene ferito a morte. Barabba lo piange come un padre. E’ l’inizio della sua presa di coscienza… Barabba ritrova Ester e viene a sapere che la giovane donna aspetta un figlio da lui. Scosso, Barabba riesce a incontrare Gesù, nella speranza di trovare in lui un capo che voglia condurre la guerra contro i romani. Ma rimane deluso dalle parole di Gesù che predica la pace e rinnega le armi. La situazione sta per precipitare: Gesù, visto ormai come un pericolo sempre più incombente, sta per essere catturato.

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