Aldo Grasso, il critico televisivo del Corriere della Sera, promuove Il Clan dei Camorristi, la nuova fiction di Canale 5 targata Taodue.
Grasso parte da una considerazione generale che è vera negli Stati Uniti e sempre di più anche in Italia: quella di una crescente superiorità delle serie tv sul cinema nell’affrontare molte tematiche. Scrive Grasso:
Ormai la fiction di impegno civile riesce a essere molto più convincente del cinema: per il gusto di intrecciare più storie, per la capacità di tratteggiare meglio i personaggi, per la possibilità di riflettere la realtà e sulla realtà senza rinunciare all’intreccio narrativo.
E aggiunge il critico televisivo:
la scrittura è immediata, adulta, serrata. Solo così è possibile praticare la multitrama.
Secondo Grasso, proprio nella capacità di seguire una multitrama sta la forza della fiction che riesce così a darsi una missione da perseguire:
In ogni episodio si intrecciano più racconti: le vicende di camorra, le indagini di polizia, le storie d’amore, i rapporti professionali e quelli privato fra fratelli. Come «Romanzo criminale», è una serie ansiosa di raccontare il presente, convinta che dare una giustizia formale all’ingiustizia sociale sia comunque una missione da perseguire.
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