Da stasera (mercoledì 21 novembre), alle ore 21.30, Italia 2 (canale 35) propone l’appuntamento con le inedite sit-com The Office e Outsourced, entrambe ambientate sullo sfondo di ambienti lavorativi.
Apre la serata The Office, adattamento americano dell’omonima serie cult britannica, che narra le vicende di un gruppo di colleghi la cui filiale di Scranton, in Pennsylvania, è guidata dal cinico direttore Michael Scott (Steve Carell). Giunto alla nona stagione, l’acclamato mockumentary (lo stile che fa il verso allo stile documentaristico durante il quale i protagonisti chiosano in camera) ha collezionato numerosi riconoscimenti, tra i quali 3 Emmy Awards e 2 Screen Actors Guild Awards consecutivi per il miglior cast. Steve Carell, il protagonista, nel 2006 si è aggiudicato per la sua interpretazione il Golden Globe quale miglior attore.
A seguire, alle ore 22.20, tocca a Outsourced, ispirata all’omonimo film del 2006 diretto da John Jeffcoat. La sceneggiatura prende spunto da una pratica sempre più adottata dalle aziende internazionali: l’outsourcing. Un termine economico inglese che significa “delocalizzazione”: ciò avviene quando le aziende “trasferiscono” un settore della propria struttura all’estero, in paesi dove il costo del lavoro è più basso. Ma l’aspetto più interessante non è tanto quello economico quanto quello sociologico e interculturale. Il titolo Outsourced, che significa letteralmente “delocalizzato”, si riferisce al protagonista Todd Dempsey (Ben Rappaport) che viene trasferito in India, qui dovrà confrontarsi con usi e costumi molto diversi da quelli americani. E la critica si è affrettata a tacciare la serie di razzismo non apprezzando la sottile ironia di molte battute. Nel primo episodio Todd scherza sul cibo indiano che provoca dissenteria, sui turbanti indossati dai sikh e sulle mucche considerate sacre.
Nel dettaglio Todd è il nuovo manager della Mid America Novelties, una grossa azienda che produce gadget bizzarri. La compagnia decide di spostare il proprio call center in India e farlo gestire in outsourcing da un’azienda a Mumbai. Todd viene trasferito laggiù con il compito di “americanizzare” i giovani indiani e sensibilizzarli sul tipo di prodotti. Una mansione apparentemente facile per un ragazzo sveglio come Todd che, invece, si trova subito in difficoltà. Se da una parte deve istruire i nuovi dipendenti, insegnargli le procedure di lavoro e la way of life americana, dall’altra deve fare i conti con gli usi e i costumi di una cultura molto lontana dalla sua…
(fonte QuiMediaset)