Questa settimana Italia 1 ha proposto due nuovi programmi di prima serata ma l’accoglienza del pubblica è stata più che tiepida.
Martedì sera la parodia della fiaba di Pinocchio proposta dal gruppo di Colorado nella nuova trasmissione ‘Sto Classico! è stata vista da meno di 2 milioni di spettatori (1.957.000), pari ad uno share del 7.44%. Peggio è andata ieri sera al candid camera show Questo pazzo pazzo matrimonio: poco più di un milione e mezzo di spettatori (1.522.000), con un misero share del 5.59%.
Ascolti insoddisfacenti per due prodotti poco consistenti e soprattutto vecchi, roba da anni ’90. Le parodie dei grandi classici (Odissea, I Tre Moschettieri…) erano già state proposte da Mediaset (anzi Fininvest) a inizio anni novanta e anche il format vincente della candid camera (lo “specchio magico” originariamente pensato da Nanni Loy) era stato ampiamente sfruttato da Italia 1 nell’ultimo decennio del secolo scorso.
Recuperare certi format venti anni dopo, e peraltro in programmi scritti molto peggio, non ha premiato e il pubblico non ha apprezzato.
Stamani sul Corriere della Sera, ‘Sto Classico! è stato definito imbarazzante da Aldo Grasso. Il critico mette in evidenza come sia completamente assente la lezione delle grandi parodie televisive e aggiunge:
Quando si fanno versioni pop di opere celebri ci vuole una bravura fuori dal comune, ci vogliono interpreti di prima grandezza, ci vuole cultura, molta cultura.
Elementi che, evidentemente, mancano in ‘Sto Classico!. Ma secondo Aldo Grasso, e condividiamo, anche le battute sono più che banali. Grasso va oltre e prende in considerazione gli elementi che dovrebbero caratterizzare una parodia pop dei grandi classici:
Una delle regole d’oro della parodia musicale è che le canzoni devono essere molto conosciute, non brani musicali rivisitati con arrangiamenti fintamente preziosi.
Anche l’idea di intervallare la storia con altri format televisivi, come il talk show, non è proprio originale secondo il critico del Corriere.
Ma se ‘Sto Classico! risulta poco convincente, ancor meno lo è Questo pazzo pazzo matrimonio. Anzitutto bisognerebbe notare come il matrimonio non sia più un evento aggregante e di richiamo nella società odierna. L’idea degli sposi che fanno scherzi ai propri invitati, sfruttando la tecnica della candid camera, è quanto di più vecchio si potesse pensare nel 2012. Roba che forse sarebbe più adatta a Rai 1 che non a una rete giovane come Italia 1. Infatti, gli scherzi non sono neanche cattivi e dissacratori come ci si aspetterebbe. Tutto sembra sempre troppo blando come poco incisive sono i commenti fuori campo di Debora Villa e Andrea Pucci. Il prodotto è poi ulteriormente peggiorato da un montaggio poco ritmato… Forse il problema sono anche i budget, sicuramente non cospicui, ma se queste devono essere le nuove produzioni “originali” di Italia 1 sarebbe meglio lasciare spazio alle serie tv americane!
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