Lucia Annunziata, in una intervista a Il Messaggero di ieri, ha lanciato accuse pesanti alla gestione di Rai 3. Accuse che se fossero state mosse contro qualche “rete berlusconiana” avrebbero avuto ben altra risonanza…
Invece le accuse piuttosto chiare dell’Annunziata sono passate quasi sotto silenzio.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso-Annunziata è caduta nel giorno della presentazione dei palinsesti Rai. Il suo programma, per grave dimenticanza, non è stato inserito nella brochure ufficiale di rete. Lucia ha preso questo fatto come una evidente mancanza di attenzione nei suoi confronti.
E si è sfogata in un’intervista su Il Messaggero:
Hanno raccontato anche tante bugie. No, non mi basta. Adesso vado in ferie, ma con certe persone non voglio più avere a che fare. Non ho mai protestato perché ritengo la libertà troppo importante per invocarla su ogni singolo problema di un giornalista. Ma dopo sette anni in rete credevo proprio di meritare un altro trattamento.
La giornalista ci tiene a precisare di non voler passare per berlusconiana ma non si lascia scappare l’occasione di lanciare accuse precise alla rete per cui lavora (l’Annunziata, a differenza di alcuni suoi colleghi di sinistra, non ha mai fatto del vittimismo una ragione di vita):
Anche nel rapporto tra sinistra e televisione, in specie su Raitre, ci sono cose che proprio non vanno. Le stesse che vengono rimproverate al centrodestra. Piccole mafie, rapporti non chiari, privilegi attribuiti non secondo il merito.
Leggi anche: Lucia Annunziata si dimette da Rai 3 (30/06/2011)