Melissa Satta sul set di Insideout
Insideout-Pazzi per la scienza, andato in onda ieri sera, ci è parso una chiaro tentativo di Rai 2 di sperimentare linguaggi “giovani” tipici di alcune trasmissioni di Italia 1.
La formula della bella ragazza che lancia servizi dedicati alla “scienza-fenomeno”, la scienza che stupisce, sembra un chiaro richiamo a trasmissioni come Wild-Oltrenatura con Fiammetta Cicogna o Plastik-Ultrabellezza con Elena Santarelli (che era in onda ieri sera con l’ultima puntata).
Altri servizi su esperimenti scientifici sensazionali sembravano ammiccare a Fenomenal di Teo Mammucari, altra trasmissione di Italia 1.
Fin qui nulla di strano, in tv si vedono molti “cloni” o trasmissioni che partono dallo stesso ceppo di idee. La differenza la fa come l’idea stessa viene sviluppata…. E Insideout sembra proprio averla sviluppata male.
Forse nell’ansia di fare un prodotto “alla Italia 1″ si è deciso di metterci troppa roba dentro… Natura (estrema), esperimenti sensazionalistici, leggende metropolitane e pure chirurgia estetica.
Si è creato una sorta di minestrone in cui sono stati cucinati troppi temi senza seguire una linea specifica (a differenza di Wild o Plastik). Mettere insieme troppi argomenti non facilita la ricerca di un target specifico di pubblico e rischia di non dare una precisa identità al programma.
A tutto ciò si è aggiunta la conduzione, non proprio eccellente, di Melissa Satta, bella ma che “non balla”. La sua conduzione pareva innaturale ed era ben visibile il fatto che leggesse i testi da un gobbo.
Gli ascolti, anche se non fallimentari, non sono stati brillanti: 1.870.000 di telespettatori e il 7,28% di share. La trasmissione è stata battuta da Plastik che ha ottenuto uno share del 10,5% di share con 400 mila spettatori in più.
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