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Il Nome della Rosa, personaggi e interpreti

il-nome-della-rosaLunedì 4 marzo 2019, in prima serata su Rai1, andrà in onda la prima puntata (trama ⇒) de Il Nome della rosa – La Serie. In questo post vedremo tutti i personaggi e i loro interpreti. 


GUGLIELMO DA BASKERVILLE (John Turturro) – È un monaco francescano inglese che viene scelto per mediare la Disputa nell’incontro tra la delegazione di Papa Giovanni XXII e quella dei dotti francescani che sono accusati di voler destituire il potere temporale della Chiesa. Dotato di un’intelligenza e capacità di osservazione fuori dal comune, è in grado di leggere la realtà come un libro aperto affidandosi a un approccio scientifico e al proprio infallibile metodo deduttivo. Sebbene sia un uomo di fede del Medioevo, in contrasto col suo tempo, cerca sempre la spiegazione più logica e razionale, anche di fronte a quegli eventi che appaiono incontrovertibilmente frutto di forze soprannaturali. La sua fama lo precede e per questo l’Abate gli affida l’indagine sui delitti nell’abbazia. Per lui il messaggio cristiano è da vedersi alla luce della spiritualità, dell’amore, della carità, del rispetto e della comprensione. È tollerante nei confronti dei peccati del corpo, come la lussuria o il bere, e severo verso quelli che considera più gravi, come i delitti o la sopraffazione di un uomo sull’altro. Con Bernardo Gui, in passato, ha fatto parte della Santa Inquisizione. Un’esperienza che lo ha segnato profondamente, anche se ha sempre cercato di applicare la Regola con giustizia, condannando solo chi si era macchiato di gravi delitti. Guglielmo crede che la Chiesa debba essere povera, dove per povera non intende il possedere o meno beni materiali, ma il rinunciare a voler legiferare sulle cose terrene. In armonia con gli insegnamenti di Cristo, egli ritiene infatti che il potere temporale debba essere affidato all’Impero e quello religioso alla Chiesa. Per questo, decide di stringere un accordo con l’Imperatore tedesco Ludovico di Baviera contro il Papa francese Giovanni XXII.

ADSO DA MELK (Damian Hardung) – Non ancora ventenne, ingenuo ma brillante, Adso è un giovane di nobili origini, figlio di un Generale tedesco che vuole che diventi un coraggioso guerriero. Adso però sente dentro di sé un’intensa spiritualità, una forte sete di conoscenza e un rifiuto totale per gli orrori della guerra. Il suo desiderio è quello di farsi monaco ed entrare nell’Ordine benedettino. Per questo scappa nottetempo dal campo di battaglia e nella sua fuga incontra Guglielmo da Baskerville, rimanendone profondamente affascinato tanto da seguirlo. Quando finalmente Guglielmo accetta di prenderlo come suo novizio, instaurando con lui una profonda relazione padre-figlio, per Adso ha inizio un viaggio di formazione che lo porterà ad affrontare i misteri del bene e del male, assistendo alle violenze che sogna di cambiare ma anche sperimentando le meraviglie della bellezza e dell’amore. Con l’aiuto di Guglielmo, Adso intraprende un viaggio che lo trasformerà in un uomo, trovandosi a scegliere quale è la vita che vuole davvero vivere.

BERNARDO GUI (Rupert Everett) – Bernardo Gui è una figura storica realmente esistita. È stato un domenicano francese noto per il suo operato da Inquisitore oltre che per essere uno degli scrittori più prolifici del Medioevo, autore del famoso Manuale dell’Inquisitore. Il suo personaggio ha uno sguardo duro e incrollabile, la sua voce è fredda e autoritaria, è un uomo potente e suscita paura. Da Inquisitore, braccio destro del Papa Giovanni XXII, ha perseguitato gli eretici, tra i quali i temuti dolciniani, streghe e stregoni. Vede l’Inquisizione come strumento della volontà di Dio. Se la tortura e il rogo sono gli unici mezzi che ha a disposizione per far rispettare questa volontà, non si fa scrupolo a usarli. Vede le donne come manifestazione del demonio. La tentazione che, suo malgrado, esercitano su di lui, genera un odio ancora più profondo, che nel passato l’ha portato addirittura a disubbidire alla Regola da lui stesso scritta. Guglielmo è l’unico testimone ancora in vita di questo segreto.


DOLCINO (Alessio Boni) – È il capo di una setta di frati francescani rinnegati – i dolciniani – che contro la Chiesa ricca e corrotta sognano una società fondata sulla libertà, il rispetto, la spiritualità, l’uguaglianza sociale e la parità tra uomo e donna. Obiettivi da perseguire anche ricorrendo alla violenza.

ANNA (Greta Scarano) – È la figlia di Dolcino e Margherita. Aveva solo otto anni quando ha perso i genitori ed è stata tratta in salvo da Remigio, un affiliato della setta che l’aveva portata in salvo nel villaggio eretico di Pietranera. Quindici anni più tardi però – nel presente della storia – Bernardo Gui in rotta verso l’abbazia compie a Pietranera un violento massacro, uccidendo la maggior parte della popolazione. Tra le vittime ci sono anche il marito e il figlio di Anna. La giovane donna si salva ancora una volta, miracolosamente, ma decide di vendicarsi. Armata, si dirige verso l’abbazia, che all’insaputa dell’Abate protegge tra le sue mura un focolaio eretico…

MARGHERITA (Greta Scarano) – È la compagna di Dolcino, di nobili origini torturata e bruciata sul rogo insieme a lui dall’Inquisitore Bernando Gui.

REMIGIO DA VARAGINE (Fabrizio Bentivoglio) – Remigio è il cellario dell’abbazia. È un monaco converso che fa il proprio dovere nella cucina. Non è un santo, annega i suoi ricordi nel vino, la sua fede è forse solo una copertura. E soprattutto, nasconde un segreto. Quindici anni prima, Remigio è stato un seguace dell’eretico Dolcino, con lui ha ucciso preti corrotti e depredato i ricchi padroni, amando di un amore disperato la bella Margherita che non è riuscito a salvare dal rogo e alla quale ha promesso di proteggere la figlia Anna. È stato lui a portare Anna bambina in salvo, prima di nascondersi assieme al suo amico Salvatore tra le mura dell’abbazia, illudendosi così di poter sfuggire per sempre alla furia dell’Inquisitore. Disilluso dalla lotta che non ha cambiato il mondo come sperava, Remigio ora vorrebbe solo vivere nell’anonimato. L’arrivo prima delle due delegazioni e poi di Anna, lo riporta però a quel passato che ha cercato in tutti i modi di dimenticare, costringendolo a fare i conti con il peso di una grave colpa che si porta dentro.

SALVATORE (Stefano Fresi) – Monaco converso dal viso deforme e l’aspetto mostruoso, Salvatore ha una personalità semplice come quella di un bambino. Non è dato sapere da dove venga, parla una lingua tutta sua e spesso incomprensibile, mescolando latino e diversi volgari. Si occupa di produrre la carta della biblioteca nel mulino e s’invaghisce della ragazza occitana, che cerca di far innamorare con un rito magico. Anche lui dolciniano, è stato salvato da Remigio che lo ha affrancato da una condizione di schiavo di corte, portandolo con sé. Considera, per questo, Remigio suo protettore e padrone.


L’ABATE ABBONE (Michael Emerson) – È un uomo avido dalla personalità ambigua. Preoccupato di risolvere il caso prima dell’arrivo della delegazione papale, affida a Guglielmo l’indagine, per poi sollevarlo dall’incarico quando le sue ricerche rischiano di svelare i segreti più reconditi dell’abbazia.

JORGE DA BURGOS (James Cosmo) – Jorge è un vecchio monaco cieco, nonché uno degli anziani più colti dell’abbazia. Ha trascorso decenni nell’abbazia arrivando a conoscerla in ogni suo angolo recondito nonostante la cecità. Severo con tutti i monaci, ai quali non risparmi giudizi taglienti, è invece molto paterno con Adso.

MALACHIA DA HILDESHEIM (Richard Sammel) – È il capo bibliotecario dell’abbazia e futuro successore dell’Abate Abbone. Senza il suo consenso, nessuno entra nella biblioteca. Sembra essere il custode di tutti i segreti e di tutti i libri che potrebbero mettere in discussione la fede dei monaci. Innamorato dell’assistente bibliotecario, Berengario, cade in una profonda disperazione quando quest’ultimo viene ucciso.

GLI ALTRI MONACI – Quando Guglielmo giunge all’abbazia, si trova a fare i conti con una comunità chiusa, dominata da complessi equilibri e oscuri intrighi. Per scoprire l’assassino, Guglielmo dovrà destreggiarsi in una galleria di personaggi affascinanti, come Remigio e Salvatore, ma anche come l’intelligente e intrigante BENCIO DA UPPSALA (Benjamin Stender) e il vigoroso fabbro NICOLA DA MORIMONDO (Fausto Maria Sciarappa). ADELMO DA OTRANTO (Leonardo Pazzagli) è il giovane e bellissimo monaco miniaturista che viene trovato morto. Chi potrebbe averlo ucciso? Forse qualcuno con cui aveva una relazione speciale come l’assistente bibliotecario BERENGARIO DA ARUNDEL (Maurizio Lombardi)? Impossibile, perché lo stesso Berengario cade presto vittima dell’assassino. Non può essere stato VENANZIO DI SALVEMEC (Guglielmo Favilla), il traduttore di greco antico il cui corpo viene trovato in una vasca colma di sangue di maiale. E neppure SEVERINO DA SANT’EMMERANO (Piotr Adamczyk), l’erborista dell’abbazia che muore con la testa fracassata da una sfera che riproduce i corpi celesti. È il segno che sta arrivando l’Apocalisse, come suggerisce ALINARDO (Roberto Herlitzka), il vecchissimo monaco affetto da demenza senile che sembra un profeta dell’Antico Testamento? Oppure l’abbazia nasconde un’altra verità ancora più terribile?


BARONE DI NEUENBERG (Sebastian Koch) – Generale dell’esercito dell’imperatore e forte oppositore del Papa di Avignone. È furioso che il figlio Adso non voglia fare il soldato, seguendo le sue orme, e lo considera un fallimento.

LA RAGAZZA OCCITANA (Antonia Fotaras) – Giovane, selvaggia e bella, la ragazza occitana dai capelli rossi è in fuga dalla guerra che sta devastando il Sud della Francia. Le truppe hanno distrutto la sua casa, ucciso la sua famiglia e violato il suo corpo. Adso rimane completamente conquistato dalla sua bellezza e i due cominciano a incontrarsi in segreto. Non sono in grado di capire la lingua l’uno dell’altra, ma il vero amore non ha bisogno di parole. Nella profondità dei suoi occhi blu e nei suoi caldi abbracci, Adso imparerà cosa è l’amore. Ma il ragazzo è un novizio che vive tra i monaci e l’amore carnale per lui è proibito. Oltre ciò, la ragazza è braccata da Salvatore.

MICHELE DA CESENA (Corrado Invernizzi) – Michele da Cesena è una figura storica, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori. Francescano, si batte per una Chiesa povera, vive con il minimo indispensabile e rifiuta qualunque forma di violenza. Guiderà la delegazione francescana coinvolta nella disputa teologica e per questo sarà scomunicato dal Papa insieme a tutto l’ordine francescano.

PAPA GIOVANNI XXII (Tchéky Karyo) – Anch’esso figura storica, è un uomo anziano dagli occhi liquidi e penetranti. Non vi è nulla di spirituale in lui, dall’opulenza con cui si circonda, all’assoluta ingordigia con cui si ciba. Cinico e intelligente, per lui la Chiesa deve mantenere il potere temporale, oltre a quello religioso. In guerra con l’Imperatore, quando scopre che costui ha incoronato a Roma un nuovo Papa, scrive una missiva a Bernardo Gui e al Cardinale du Pouget, assolvendo la delegazione papale da tutti i peccati che dovrà commettere per salvaguardare il suo potere.

 

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