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David di Donatello, mercoledì 21 marzo 2018 su Rai1

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Sarà Carlo Conti il “gran cerimoniere” della 62ª edizione dei Premi David di Donatello. Una grande serata di spettacolo, in diretta mercoledì 21 marzo 2018 su Rai1 e Radio2 a partire dalle 21.25, per celebrare e festeggiare il cinema italiano, con le attrici, gli attori, i registi e tutti i professionisti che hanno dato vita con i loro film ad una stagione di emozioni sul grande schermo. 


Quest’anno la cerimonia di premiazione sarà impreziosita dalla presenza di grandi star internazionali. Fra queste, il regista e produttore premio Oscar, Steven Spielberg, che riceverà il David alla Carriera – Life Achievement Award 2018: il riconoscimento sarà consegnato dall’attrice italiana più celebre all’estero, Monica Bellucci. A Diane Keaton, interprete affascinante e anticonformista, anche lei premio Oscar, andrà un David Speciale. Lo stesso riconoscimento sarà conferito a Stefania Sandrelli, protagonista femminile assoluta del cinema italiano e internazionale. Già assegnato, nelle scorse settimane, il premio per il Miglior Cortometraggio a Bismillah di Alessandro Grande.

Sono ventisette i film di lungometraggio candidati ai Premi David di Donatello 2018. Tra questi, hanno ricevuto il maggior numero di candidature Ammore e malavita (15); Napoli velata (11); La tenerezza, Nico, 1988, The Place (8). Numerosi i protagonisti del mondo del cinema e dello spettacolo che consegneranno i premi: dalla già citata Monica Bellucci a Pierfrancesco Favino e Roberto Bolle, da Luca Zingaretti a Nino Frassica e Beppe Fiorello. Tre raffinate esponenti del mondo della canzone italiana, Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane, eseguiranno dal vivo le canzoni originali di alcuni grandi film del passato, rendendo un loro personale omaggio al cinema italiano. La regia della serata è di Maurizio Pagnussat, la scenografia di Riccardo Bocchini.

Centrale il ruolo di Rai Movie che, oltre ad aver dedicato una programmazione speciale ai Premi, seguirà il red carpet a partire dalle 19.40 con Livio Beshir in diretta dagli Studios di via Tiburtina.

La 62ª edizione dei Premi David di Donatello è realizzata dall’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Rai – Rai 1, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di partner istituzionali, di SIAE e Nuovo IMAIE. Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.


La Storia dei David di Donatello

La storia dei David di Donatello inizia nel 1950, quando a Roma viene fondato l’Open Gate Club. Dato il rilievo sempre maggiore assunto dal cinema in quegli anni, tra il 1953 e il 1955 nasce il Comitato per l’Arte e la Cultura e il Circolo Internazionale del Cinema, che dà origine ai Premi David di Donatello destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. Il 5 luglio del 1956 ha luogo la prima cerimonia di premiazione dei David di Donatello: la pellicola Racconti Romani è considerata la migliore, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida sono i migliori attori protagonisti rispettivamente per le loro interpretazioni in Pane, amore e… e La donna più bella del mondo e Walt Disney il miglior produttore straniero per Lilli e il vagabondo. Nel corso degli anni si alternano le sedi delle premiazioni: Roma, Taormina, Firenze, poi dal 1981 ancora Roma. Vittorio Gassman e Alberto Sordi sono gli attori che per il maggior numero di volte, sette per la precisione, hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella categoria Miglior Attore Protagonista; lo stesso riconoscimento è stato assegnato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi e Giancarlo Giannini, tre a Elio Germano e Ugo Tognazzi. Due premi a Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Adriano Celentano, Francesco Nuti e Gian Maria Volonté. Due premi anche a Carlo Verdone e Roberto Benigni: entrambi si sono aggiudicati inoltre il David per la Miglior Regia e il David Speciale. Anche Nanni Moretti ha ricevuto riconoscimenti come Miglior Regista e Miglior Attore Protagonista; quest’ultimo David è stato assegnato anche a Massimo Troisi, premiato inoltre con la statuetta per il Miglior Film (nel suo esordio alla regia con Ricomincio da tre). Sofia Loren è la primatista nella categoria Miglior Attrice Protagonista con sei statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy, cinque volte insignite del riconoscimento. Quattro Premi David sono andati a Mariangela Melato e Valeria Bruni Tedeschi, tre a Gina Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Florinda Bolkan e Asia Argento. Tra i registi è Francesco Rosi ad aver ottenuto il maggior numero di statuette per la Miglior Regia: a lui, infatti, andarono ben sei David. Quattro a Mario Monicelli e Giuseppe Tornatore, tre a Ettore Scola, Ermanno Olmi, Federico Fellini. Due David a Paolo Sorrentino, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Gillo Pontecorvo, Pietro Germi e ai fratelli Taviani. Ennio Morricone ha ricevuto nove David come Miglior Musicista, lo scenografo e costumista Danilo Donati si è aggiudicato otto premi, mentre sette sono stati assegnati al direttore della fotografia Luca Bigazzi. Tra gli sceneggiatori, cinque riconoscimenti sono andati a Sandro Petraglia e quattro a Stefano Rulli. Cinque statuette sono state assegnate a Ruggero Mastroianni come Miglior Montatore, quattro a Dante Ferretti come Miglior Scenografo e quattro anche a Tonino Delli Colli come Miglior Autore della Fotografia. La ragazza del lago di Andrea Molaioli ha ottenuto dieci David di Donatello, nove per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Anime nere di Francesco Munzi, La vita è bella di Roberto Benigni, L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, Pane e tulipani di Silvio Soldini e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. Otto riconoscimenti per Romanzo Criminale di Michele Placido e Vincere di Marco Bellocchio. Sette premi per Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, Il capitale umano di Paolo Virzì, Noi credevamo di Mario Martone, Il divo di Paolo Sorrentino, Gomorra di Matteo Garrone e Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli.

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