Lunedì 24 luglio 2017, in seconda serata su Canale 5, nuovo appuntamento con Top Secret, il programma di inchiesta e approfondimento targato Videonews, curato e condotto da Claudio Brachino.
Claudio Brachino, insieme allo psichiatra Massimo Picozzi, analizzerà i massacri di massa più macabri avvenuti fino ad oggi, cercando di rispondere al perché un uomo sia spinto a voler uccidere i suoi simili e da che tipo di patologie possa essere affetto per commettere atti così feroci.
Se i serial killer amano colpire le loro vittime singolarmente, il mass murder ha come obiettivo quello di seminare morte tra il maggior numero di persone, scelte in modo indiscriminato, proprio come avvenne nel 2012 nella cittadina di Aurora, in Colorado, dove un uomo mascherato da “Jocker” è entrato in un cinema aprendo il fuoco sul pubblico che stava guardando la prima di Batman uccidendo 12 persone e ferendone oltre 50. In precedenza ci fu il tragico evento che coinvolse alunni e insegnanti della Columbine High School, una tranquilla mattina di primavera, quando due studenti, Eric Harris e Dylan Klebold, arrivarono armati fino ai denti davanti all’edificio. Il bilancio fu di 13 morti e 24 feriti.
Non da meno fu il massacro al Virginia Polytechnic Institute, nell’aprile 2007: la strage è costata la vita a 33 persone. Autore del massacro, uno studente sudcoreano, Cho Seung-hui, morto suicida. E ancora, i cecchini di Washington, responsabili di una serie di aggressioni con armi da fuoco, pianificate, coordinate e messe in atto nell’arco di tre settimane nell’ottobre 2002. I due giravano a bordo di un minivan e sparavano da lontano con fucili di precisione a persone comuni, impegnate nelle loro faccende quotidiane. Il tutto in maniera assolutamente casuale.
Da distinguere sono i mass murder animati dal fanatismo religioso, proprio come è avvenuto lo scorso 22 maggio a Manchester, quando un kamikaze si è fatto esplodere durante il concerto di Ariana Grande, provocando 22 morti e almeno 120 feriti, tutti giovanissimi.
Poi ci sono coloro che seminano morte a causa di un odio politico razziale, come Anders Breivik, dichiaratosi anti-multiculturalista, anti-marxista, anti-islamista. Questo terrorista norvegese il 22 luglio 2011 ha provocato la morte di settantasette persone.