Da martedì 8 settembre 2015, i canali Mediaset (Rete 4, Canale 5, Italia 1) non sono più visibili sul decoder di Sky (erano al canale 104, 105, 106) [le reti Mediaset rimangono visibili agli abbonati Sky che possiedono la Digital Key e – ovviamente – sul digitale terrestre e su Tivùsat]. La decisione di criptare il proprio segnale sul satellite di Sky è stata presa da Mediaset stessa.
Come succede negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra, l’azienda di Cologno reclamava da Sky il pagamento dei diritti di ritrasmissione per poter riproporre le reti Mediaset nel proprio “pacchetto”. Sky non ne ha voluto sapere e Mediaset ha deciso di criptare il segnale sul satellite Sky. A seguito di questa decisione molti hanno paventato crolli negli ascolti delle reti Mediaset. Tale crollo non c’è stato. A proposito dei dati di ascolto dell’8 settembre, Federico di Chio, Direttore Marketing Strategico Mediaset, ha dichiarato:
Siamo pienamente soddisfatti, non si è spostata una virgola. L’unico confronto significativo tra martedì 8 settembre e le giornate precedenti può essere effettuato sul day time che vede continuità di programmazione. Non ha senso invece, ed è totalmente pretestuoso, paragonare dati di prima serata che si riferiscono a programmi differenti tra loro: ad esempio, il film trasmesso ieri da Canale 5, un quinto passaggio, con la prima puntata della nuova stagione di una fiction di successo come “L’onore e il rispetto”, messa in onda la scorsa settimana. Il day time delle reti generaliste Mediaset di ieri non segnala variazioni significative rispetto al giorno precedente. Canale 5 ha registrato il 15,25% di share rispetto al 15,20% di lunedì 7 settembre. Questo dimostra che quando la proposta editoriale è forte e radicata nei gusti dei telespettatori, il pubblico è pronto a cercarla ovunque essa sia, indipendentemente dalla piattaforma su cui viene trasmessa. Agli ascolti Mediaset, la pay tv satellitare non aggiunge niente.
Quando parla di “paragoni senza senso e pretestuosi”, di Chio sembra riferirsi ad un articolo di Aldo Fontanarosa apparso ieri su Repubblica.it e riproposto da Dagospia in cui si parla di un “crollo” di ascolti rispetto alla prima serata del martedì precedente. Ma il confronto non può reggere ed è totalmente privo di senso. Martedì 1° settembre partiva infatti l’attesissima fiction L’Onore e il Rispetto – Parte Quarta mentre l’8 settembre Canale 5 proponeva Cado dalle nubi, film di Checco Zalone all’ennesimo passaggio televisivo (che tra l’altro è andato piuttosto bene, di solito i film hanno meno successo sull’ammiraglia del Biscione).
A questo poco informato articolo di Repubblica.it sembra aver creduto ciecamente anche un professionista come Carlo Freccero che a Davide Maggio ha dichiarato: “La vera notizia di queste ore non è la cosa di Vespa, ma il fatto che Mediaset abbia perso oltre il 3% di share avendo lasciato la piattaforma Sky”. Ci sorprende che un “televisivo” come Freccero possa riprendere senza pensare un articolo basato su una tesi che fa acqua da tutte le parti…
Anzi, i dati di Canale 5 sono ancora migliori se si prendono in esame quelli del 9 settembre: Canale 5 è la rete più vista nelle 24 ore con uno share del 16.33% (Rai1 è al 16.08% e su Canale 5 non ci sono ancora Maria De Filippi, Paolo Bonolis e Antonio Ricci); Squadra Antimafia 7 vince la serata con 4,38 mln di spettatori e il 19.6% (un risultato migliore della prima puntata della sesta stagione andata in onda un anno fa); Paperissima Sprint ha fatto record di ascolti con oltre 4,8 mln e battendo sonoramente Affari Tuoi. Insomma, l’uscita da Sky non ha certo fatto perdere ascolti a Mediaset!