Guida ragionata ai principali programmi televisivi di seconda serata di lunedì 11 maggio 2015.
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Rai1 – Porta a Porta, ore 23.40: Ettore Rosato del Pd, Maria Stella Gelmini di Forza Italia e Barbara Lezzi del Movimento 5 Stelle si confronteranno su pensioni e vitalizi. Si parlerà anche delle intercettazioni dei colloqui in carcere di Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio.
Rai3 – Visionari, ore 23.10: Corrado Augias torna con una nuova puntata di “Visionari”. Il protagonista è Mozart, “genio inconsapevole”, “eterno fanciullo”, massima incarnazione di enfant prodige. Classico tra i classici, il suo mito nasce subito dopo la morte e dura ancora. Impreziosito da qualche leggenda metropolitana e luoghi comuni, “Visionari”, racconta il compositore salisburghese cercando di ricollocarne nella sua giusta prospettiva la vita e la musica. Il Maestro Giovanni Bietti, uno dei massimi divulgatori musicali in Italia, affiancherà Corrado Augias nello “svelamento” del personaggio lungo un percorso ricchissimo di informazioni, divertente e punteggiato dai frammenti musicali eseguiti dallo stesso Bietti, dai filmati di archivio e dai servizi giornalistici. Quali sono le caratteristiche della musica di Mozart che la rendono unica? E’ vero che ascoltarlo fa diventare più intelligenti? Com’era la sua famiglia? Qual era il rapporto di Mozart con il potere? E come finisce i suoi giorni? Nella puntata anche un intervento del poeta e scrittore Aldo Nove sul rapporto tra musica e poesia e un imperdibile cameo degli Igudesman&Joo, un duo musicale esilarante, violino e piano, che si esibisce in spettacoli di grande comicità e ritmo, in una miscela di musica classica, commedia e cultura popolare. Come sempre, in testa e in coda l’intervista impossibile, i sondaggi del sociologo Ilvo Diamanti e da quest’anno il profilo psicologico dello psichiatra Vittorino Andreoli.
Rete 4 – Terra!, ore 23.55: Nell’ultimo appuntamento stagionale si ricorda Srebrenica. A vent’anni dal genocidio della popolazione musulmano-bosniaca, il settimanale di Toni Capuozzo ricostruisce attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e filmati d’epoca una pagina vergognosa nella storia d’Europa. L’11 luglio del 1995, le truppe serbo-bosniache del generale Mladić entrarono in una città, Srebrenica, posta sotto la tutela delle Nazioni Unite. Fu l’inizio del massacro. I caschi blu olandesi non mossero un dito né ricevettero l’ordine di intervenire. Uomini donne e bambini, 8.000 esseri umani, furono abbandonati nelle mani dei serbo-bosniaci. Che non ebbero pietà per nessuno. Mimmo Lombezzi ha raccolto le testimonianze di chi è miracolosamente sfuggito alla strage, delle donne stuprate, di chi ha seppellito i propri morti. E di Nedžad, all’epoca un adolescente, sopravvissuto al plotone d’esecuzione. Per vent’anni non ha parlato con nessuno. Oggi, per la prima volta, ha deciso di ricordare quel giorno davanti alle telecamere di «Terra!».