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Un Mondo Nuovo, domenica 23 novembre su Rai1 (anticipazioni e trama)

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Un Mondo Nuovo è quello sognato da Altiero Spinelli e dai “ragazzi di Ventotene” che, negli anni Quaranta, costretti dal fascismo al confino nella piccola isola pontina, elaborarono per primi l’idea di un’Europa unita, libera, democratica e in pace. L’avventurosa vicenda di una delle figure cardine del Novecento italiano, dei suoi amici e Maestri, viene narrata nel film tv per la regia di Alberto Negrin, in onda in prima serata domenica 23 novembre 2014 su Rai1



PRESENTAZIONE

Anni Quaranta. Nello scenario selvaggio e arretrato dell’isola di Ventotene, un gruppo di pensatori illuminati, costretti al confino per le loro idee antifasciste, scrivono un documento che passerà alla storia. È nell’isola ponziana che nasce l’idea di un’Europa democratica e federale senza più guerre e senza conflitti. L’avventurosa vicenda di una delle figure cardine del Novecento italiano, Altiero Spinelli, un uomo appassionato e viscerale che sacrifica tutta la sua vita in nome delle idee. A lui, e al gruppo dei ‘ragazzi di Ventotene’ – Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni, Ada Rossi – dobbiamo la nascita dell’Europa unita. La storia di una grande amicizia, quella di un amore potente, per gli uomini e per una innovativa visione del mondo. Un grandioso e inedito affresco di una pagina non tanto conosciuta della Storia italiana e mondiale, che ci riguarda tutti da molto vicino, nel film tv Un mondo nuovo, per la regia di Alberto Negrin, in onda domenica 23 Novembre, in prima serata su Rai1. Una produzione Rai Fiction-Palomar con Vinicio Marchioni (Altiero Spinelli), Isabella Ragonese (Ursula Hirschmann), Orlando Cinque (Eugenio Colorni), Peppino Mazzotta (Ernesto Rossi), Simone Gandolfo (Marcello Guida) e Valentina Carnelutti (Ada Rossi). Completano in cast Sergio Albelli (Trevisan), Ignazio Oliva (Sandro Pertini), Stefano Scherini (Ivan), Francesco Colella (Pietro Secchia), Miro Landoni (Umberto Terracini), Giancarlo Judica Codiglia (Funzionario Ovra).

LA STORIA

È il 1941. Mentre il nazifascismo trionfa conquistando l’Europa, in una piccola isola sperduta del Mediterraneo, Ventotene, uno sparuto gruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elabora un’utopia: l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale. I protagonisti sono giovani uomini e donne perseguitati dal regime mussoliniano, eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista: comunismo, socialismo, azionismo, cristianesimo democratico, anarchismo. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi nei giorni bui del trionfo del nazifascismo scrivono in segreto un libricino ritenuto ancora oggi la pietra miliare per la costruzione dell’Europa unita: il Manifesto di Ventotene.

Il film è il racconto di questa avventura che non è solo intellettuale, ma è fatta di scelte difficili, di rischi, di azioni combattive, di lungimirante coraggio; soprattutto è la storia di un’amicizia fra tre giovani di eccezionale levatura intellettuale e morale.

Altiero Spinelli aveva scontato tutta la giovinezza in galera come comunista, ne aveva poi ripudiato l’ideologia vivendo al confino un isolamento angoscioso. Ma rimaneva una mente potente, libera ed aveva la stoffa del fondatore di movimenti. Eugenio Colorni ebreo e antifascista; anticonformista per natura, filosofo, studioso di Freud e della moderna fisica di Einstein, un uomo che Spinelli definì il suo Maestro dell’anima. Ernesto Rossi, allievo di Luigi Einaudi, era una mente ironica e tagliente, con grandi doti di economista. Spinelli lo definì il suo Maestro della mente. Ursula Hirshmann, ebrea berlinese, proveniente dalle file della gioventù socialista tedesca, aveva conosciuto le persecuzioni razziali, la fuga e infine il matrimonio con Eugenio Colorni da cui aveva avuto tre figlie. Ada Rossi, matematica di fine intelletto, ha sempre condiviso le scelte estreme del marito Ernesto arrivando a sposarsi con lui durante i duri anni di carcere.

La nascita dell’idea dell’Europa unita è raccontata attraverso i sentimenti, l’amicizia e le avventure di questi protagonisti per riportare alla memoria che quell’idea, accusata oggi, spesso non a torto, di essere stata realizzata in modo parziale, burocratico, inefficace, ha invece la sua radice nelle vite intrepide di giovani appassionati e mossi contro tutto e contro tutti da un sentimento di solidarietà, giustizia e bene comune che aveva come scopo ultimo la conquista di una pace duratura contro i nazionalismi che avevano fatto della guerra il mezzo per risolvere le controversie tra gli Stati.

Percorrendo le loro vite, i loro amori – la fine di quello tra Ursula ed Eugenio e la nascita di quello tra la donna e Altiero – le loro sconfitte, le loro vittorie, prima al confino poi liberi, arriveremo al 14 febbraio 1984, data in cui Altiero, unico sopravvissuto dei tre amici, propone e ottiene l’approvazione dal Parlamento Europeo del progetto costitutivo dell’Unione Europea che da lui, suo ideatore, prende il nome di Trattato Spinelli. Un atto che vuole rendere concreta e vitale l’idea di Europa unita costruita sul sacrificio dei pionieri che per primi la concepirono e che con le loro vite stanno a testimoniarne l’assoluta e vitale necessità, ancora oggi.

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