Manca un mese alle Elezioni Europee e sulla tv pende la “spada di Damocle” della par condicio: tempi uguali (da calcolare col bilancino) per tutte le forze in campo e divieto per i politici di presenziare in trasmissioni non politiche o non sotto testata giornalistica.
Chi scrive ha sempre ritenuto che tale legge fosse una vera e propria assurdità. Ma le menti candide ci hanno sempre ammonito “che era cosa buona e giusta” al fine di limitare lo strapotere mediatico di Silvio Berlusconi… La stessa sinistra che un tempo difendeva la par condicio come legge di libertà adesso si trova a fare i conti con essa e ne denuncia i limiti. Benvenuti tra noi!
I casi da cui parte questa tardiva presa di coscienza sono due: le polemiche per la partecipazione di Matteo Renzi alla Partita del Cuore, a cui il premier ha dovuto rinunciare, e la cancellazione delle scene in cui era presente Ivano Marescotti. La Rai ha infatti deciso di tagliare le immagini della fiction Una Buona Famiglia in cui compariva l’attore in quanto candidato con la Lista Tsipras (sinistra radicale). Marescotti non ha preso bene i tagli effettuati…
E noi vi diciamo: avete ragione, la par condicio è una legge assurda. Secondo la modesta opinione di chi scrive, Matteo Renzi potrebbe tranquillamente “scendere in campo” per la partita in favore di Emergency e riteniamo anche che sia assurdo tagliare scene di una fiction solo perché Marescotti è candidato alle Europee. Finalmente ci troviamo d’accordo sulla paradossalità della par condicio. Solo che voi fino a poco tempo fa eravate a favore di questa norma… Due pesi e due misure: la par condicio andava bene per mettere il bavaglio a Berlusconi e adesso invece non funziona più? Ci rallegriamo comunque che finalmente abbiate capito, meglio tardi che mai…
