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Rai5, la nuova programmazione

rai5_2014Nello scenario della televisione in chiaro, un canale unico per ricchezza di proposte culturali, tra eventi di qualità, serate tematiche e appuntamenti fissi. Lirica e teatro, arte e letteratura, musica classica e danza, film e documentari. Al via la nuova programmazione di Rai 5 con un’offerta ricca e vivace, con itinerari originali fra grandi classici e suggestioni contemporanee

Ecco le proposte della prima serata:

DOMENICA – ARTI FIGURATIVE

Cool Tour Arte – Ogni settimana il magazine di attualità settimanale sul mondo dell’arte, del design, dell’architettura. Un programma che segue e documenta le mostre più importanti che si svolgono in tutta Italia, raccontando sia l’arte classica che quella contemporanea, che si muove fra pittura, scultura, performance, senza dimenticare i luoghi
dell’arte, dai grandi musei alle gallerie, dai siti storici in restauro agli studi d’artista, arricchito da pareri dei più rappresentativi critici e curatori, da un notiziario sull’attualità e da documenti filmati dagli stessi artisti. La grande libertà che, soprattutto ai nostri giorni, caratterizza il mondo dell’arte quando si propone di leggere e raccontare la nostra realtà attraverso la lente deformante della visione d’artista, caratterizza un programma che, anche nei suoi linguaggi, vuole sperimentare nuove forme e nuovi contenuti di grammatica televisiva.

Alle 22.15 segue un documentario tematico di produzione internazionale: ritratti di artisti, opere, movimenti artistici, collezioni. Fra i titoli dei documentari già in palinsesto: serie di produzione Bbc Come l’arte ha creato il mondo, Impressionisti, I diari della scultura e monografie su artisti classici e contemporanei: da Giorgione e Michelangelo a Banksy, Basquiat, Warhol…  Il cantiere arte di Rai5 ha in preparazione, per la seconda serata, due produzioni previste nel corso del 2014:



Museo Italia – 10 puntate. Lo storico dell’arte Antonio Paolucci, attualmente direttore dei Musei Vaticani, nel passato Ministro dei Beni Culturali e soprintendente per il polo museale fiorentino, illustra in un viaggio documentato in esclusiva per Rai5, le meraviglie artistiche dei più prestigiosi musei italiani. Si parte dai Musei Vaticani con il Laooconte, le stanze di Raffaello, la Cappella Sistina, per passare poi ai Musei Capitolini e alla Galleria Borghese. Il viaggio del professor Paolucci continua in Toscana, dove lo attendono Gli Uffizi, ma anche i musei di Montevarchi e Volterra che conservano opere uniche del Rinascimento italiano: l’affresco di Piero della Francesca con la “Madonna del Parto” e “La Deposizione dalla Croce” di Rosso Fiorentino. Non mancano i musei delle nostre principali città d’arte come Venezia, Napoli, Torino, Bologna, Milano e siti archeologici come Ercolano e Pompei.

Divini Devoti -10 puntate. Per secoli, e in parte ancora oggi, gli ordini religiosi sono stati veri e propri cardini organizzativi e ideologici della società occidentale, Claudio Strinati ne racconta la storia attraverso il filtro dell’arte. Le puntate, 10 della durata di un’ora, sono concepite come altrettanti racconti degli Ordini religiosi principali tra cui: i francescani, i domenicani, i benedettini, i gesuiti, i filippini, i camilliani, i salesiani. In ogni puntata Strinati ha diversi interlocutori: tecnici (per i francescani l’ingegner Giorgio Croci, maestro degli strutturisti, che intervenne nella basilica di Assisi quando ci fu il crollo della volta con la conseguente distruzione di affreschi di Cimabue), i massimi esponenti di ogni ordine che raccontano storie e aneddoti della congregazione, ma anche registi (Liliana Cavani), politici e amministratori locali (il sindaco Marino per la piazza del Campidoglio). Al termine delle puntate Claudio Strinati recita un testo: ad. esempio Il Cantico delle Creature per i francescani, un brano degli esercizi spirituali ignaziani o per i domenicani i primi versi del XXXIII canto del Paradiso “ Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio…”.

Bialetti


LUNEDÌ – I CLASSICI DEL TEATRO

Ogni settimana a Rai5 i più amati autori e interpreti della storia del teatro in tv. Uno spazio dedicato agli allestimenti “indimenticabili e imperdibili” che hanno fatto la storia del teatro con i protagonisti della scena dal dopoguerra ai nostri giorni. Grazie allo straordinario archivio delle Teche Rai, ma anche della BBC e di altre televisioni e istituzioni straniere, si potranno rivedere le opere più importanti e lo straordinario lascito di grandi attori, registi, scenografi e musicisti. Ogni replica è introdotta da artisti, critici, uomini di cultura che, senza intenti didattici o didascalici, offrono sintetiche chiavi di lettura, curiosità, aneddoti, punti di vista. Si parte con un doveroso omaggio a Roberto De Simone, in occasione del suo ottantesimo compleanno, con la doppia programmazione de La gatta Cenerentola e La cantata dei pastori, introdotte da Toni e Peppe Servillo. Seguiranno Mia famiglia e Natale in casa Cupiello di Eduardo e Quaranta ma non li dimostra di Titina e Peppino De Filippo, anche questo un omaggio, questa volta a Titina, nei poco consueti panni di autrice, per ricordarla a 50 anni dalla scomparsa. In gennaio un ciclo pirandelliano, sempre con Eduardo a fare da tramite: Il berretto a sonagli che De Filippo ha portato in scena nel 1981 con il figlio Luca. Poi è la volta di L’uomo, la bestia e la virtù, regia di Carlo Cecchi, con Carlo Cecchi, Raffella Azim e due titoli della fortunata stagione della Compagnia dei Giovani: Sei personaggi in cerca d’autore, regia Giorgio De Lullo, con Valli, Falk, Albani, Giuffrè, e Così è se vi pare di Pirandello, sempre con la regia Giorgio De Lullo, con Valli, Morelli e Stoppa. Chiudono il ciclo: L’uomo dal fiore in bocca, con Vittorio Gassman diretto da Maurizio Scaparro, e Cecè con Carlo Giuffrè e la regia di Andrea Camilleri. I mesi successivi saranno dedicati a D’Annunzio e Cechov. Segue, in seconda serata, una serie di documentari biografici dedicati ai grandi del teatro alternata a contenuti che offriranno, per assonanza o per contrasto, percorsi di lettura del testo classico presentato in prima serata, in modo da permettere un confronto tra tradizione e contemporaneità.

MARTEDÌ – CINEMA D’AUTORE

L’offerta di Rai5 è incentrata sui film d’autore: prodotti pregiati, senza distinzione di nazionalità, che il pubblico riconosce come opere di registi prestigiosi, presentate e spesso premiate nei principali festival e competizioni internazionali. Tra i primi titoli: Chéri di Stephen Frears, The Aviator di Martin Scorsese, Nine di Rob Marshall, Agorà di Alejandro Amenabar, Lost in Translation di Sofia Coppola, Noi credevamo di Mario Martone. Rai5 darà, inoltre, spazio a registi esordienti e a film di forte rilievo culturale, anche in assenza di un cast di richiamo o di altri elementi commercialmente rilevanti. Fra le opere prime selezionate nella cinematografia nazionale: Lezione 21 di Alessandro Baricco, La Pecora Nera di Ascanio Celestini, Corpo Celeste di Alice Rohrwacher. Tra i vari generi cinematografici, Rai5 privilegerà quelli più vicini ai temi specifici del canale: film biografici, in particolare titoli che raccontano le vite di artisti; film tratti da pièces teatrali; film tratti o ispirati a opere liriche, concerti, romanzi. Tra le prime proposte: Bright Star di Jane Campion sul poeta John Keats, Io non sono qui di Todd Haynes su Bob Dylan, Urlo di Rob Epstein sulla genesi della celebre poesia di Allen Ginsberg, Il Flauto Magico di Kenneth Branagh dall’omonima opera di Mozart, riambientata durante la prima guerra mondiale e rivisitata in chiave squisitamente cinematografica. Un elemento di forte novità rispetto al passato, è la programmazione dei cortometraggi, genere poco frequentato sia dalle Reti generaliste che dai canali specializzati. La proposta, che va a completare la prima serata di cinema, risponde a due diverse esigenze: offrire visibilità a un prodotto di rilievo, comunemente poco programmato, e arricchire in modo originale quei punti del palinsesto considerati “di passaggio”. Tra i primi titoli: Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere di Ermanno Olmi, Tutti i ragazzi si chiamano Patrick e Charlotte e il suo Jules di Jean-Luc Godard.



MERCOLEDÌ – LETTERATURE

In Scena – Un appuntamento di letteratura live dai classici ai contemporanei, dalla poesia alla letteratura, attraverso reading, monologhi, narrazioni e contaminazioni con musica, video e performing art. Fra i primi titoli: Peppe Servillo che, con i musicisti Javier Girotto e Natalio Mangalavite, fa riascoltare Futbòl di Osvaldo Soriano; Paolo Rossi che legge Dieci dicembre di George Saunders sulle note del Joshua Redman Quartet. A Natale andrà in onda, ispirata ai Vangeli apocrifi, La buona novella di Fabrizio De Andrè. Interpreti Claudio Bisio, Lina Sastri e le Voci Atroci. A gennaio tre straordinari autori della letteratura italiana intervistati eccezionalmente da Marco Paolini. Tre puntate (l’8, il 15 e il 22) per tre dialoghi con Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello. La regia di questi “ritratti” poetico-cinematografici è di Carlo Mazzacurati. A seguire, nella serata, un’offerta di documentari legata al tema della letteratura. Si inizia con Bookcity dedicato alla tre giorni milanese sul libro e la lettura, un cartellone ricco di eventi, presentazioni, letture ad alta voce, mostre, spettacoli e seminari sulle nuove opere e pratiche di lettura. Successivamente verranno proposte serie di successo come America tra le righe, che vede impegnato il critico francese François Busnel ‘on the road’ in tutto il continente nordamericano, per delineare un ritratto appassionante del Paese attraverso l’incontro coi suoi scrittori, e monografie su grandi protagonisti della cultura: da Philippe Roth a Jean Cocteau, da Jack Kerouac a Stieg Larsson.

GIOVEDÌ – OPERA, CONCERTI, BALLETTO

Petruška – Il “cartellone dei cartelloni” della musica colta propone ogni giovedì sera lirica, concerti e balletti ripresi nei teatri d’opera e negli auditori delle maggiori istituzioni musicali italiane con una particolare attenzione all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. La conduzione di Petruška, il programma che introduce brevemente ogni singolo evento, è affidata a Michele dall’Ongaro. Una volta al mese Petruška diventa anche un programma di approfondimento su una composizione, un autore o un genere musicale. Le puntate e la programmazione di Petruška presto saranno fruibili oltre che sul sito di Rai5 anche attraverso il portale di Rai Classica. Il primo appuntamento monografico, in onda il 5 dicembre, è dedicato a Verdi e in particolare a La traviata. Il tema verdiano è declinato attraverso le voci di un dizionario storico-musicale che va dalla C come “camelia” alla T come “tenore”, da L come “libretto” a P come “prima donna”. La programmazione del contenitore Petruška prevede, nei primi mesi, tra gli altri titoli: Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Omer Meir Wellber, al violoncello Johannes Moser: Felix Mendelssohn-Bartholdy, Le Ebridi, la grotta di Fingal, ouverture op. 26; Robert Schumann, Concerto in la minore op. 129 per violoncello e orchestra; Hector Berlioz, Symphonie Fantastique op. 14; Teatro dell’Opera di Roma, direttore Riccardo Muti, Verdi: Simon Boccanegra; Accademia Nazionale di Santa Cecilia, direttore Georges Prêtre, Johann Strauss Die Fledermaus: Ouverture; Pëtr Il’il Cajkovskij dallo Schiaccianoci: Valzer dei fiori; Richard Strauss: Suite dall’opera Der Rosenkavalie; Johannes Brahms, Quattro Danze Ungheresi; Teatro alla Scala, direttore Daniele Rustioni, regia Hugo De Ana, Verdi: Il trovatore; Teatro San Carlo, direttore Jordi Bernàcer, coreografia di Shen Wei, Carl Orff: Carmina Burana. Seguono in seconda serata documentari su grandi performance della scena internazionale, programmi dedicati alle “scuole”, alla formazione degli artisti e alla messa in scena di grandi opere.

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VENERDÌ – DOCUFILM

Documentari d’autore presentati in festival nazionali e internazionali, di natura diversa rispetto alla produzione documentaristica seriale. Anche per l’offerta docufilm vale il mandato culturale del canale e, quindi, questa parte di palinsesto è dedicata principalmente al documentario cosiddetto “di creazione”: opere pregiate, uscite nelle sale cinematografiche, selezionate e premiate dai festival internazionali, nelle quali è evidente la specifica qualità cinematografica (“il cinema del reale”), distinta dal documentario per la televisione. Tra i titoli previsti: Below Sea Level e El sicario – Room 164 di Gianfranco Rosi, Il Castello di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, La Bocca del Lupo di Pietro Marcello, Piazza Garibaldi di Davide Ferrario. In quanto forma di visual art di maggior successo, ai film documentari è affidato anche un ruolo di supporto alle performing arts, alla letteratura, alla musica colta che tematicamente caratterizzano il canale. In quest’ambito rientrano film come: Passione e Prove per una tragedia siciliana di John Turturro, Ricercare. Viaggio nella scena italiana contemporanea di Michele Sciancalepore, Frank Gehry. Creatore di Sogni di Sidney Pollack, Mark Lombardi di Mareike Wegener, Le vere false teste di Modigliani di Giovanni Donfrancesco, Marina Abramovic. The Artist is Present di Matthew Akers. Analogamente alla serata cinema del martedì, anche quella del venerdì dedicata ai docufilm può contare sulla presenza di cortometraggi d’autore a chiusura del prime time. Tra i primi titoli, i 24 cortometraggi di autori napoletani dedicati alla loro città, Napoli 24.

SABATO – TEATRO E DANZA CONTEMPORANEI

Rai5 Teatro. Gli spettacoli teatrali contemporanei, dalla ricerca al teatro leggero, dall’offerta dei teatri stabili alle proposte dell’avanguardia. Nella programmazione sono proposti titoli che dialogano tra loro, gruppi di spettacoli che approfondiscono percorsi e garantiscono un’offerta plurale sul tema, sul genere o sugli autori presentati. Per le feste natalizie “un ciclo G&G”, per celebrare la premiata ditta Garinei e Giovannini, maestri della commedia musicale; un omaggio allo spettacolo più popolare della scena del Novecento, riproposto in televisione in versioni completamente restaurate dopo decenni di assenza. Tra gennaio e febbraio in onda un ciclo dedicato alla rilettura dei classici da parte di alcuni dei registi e degli attori più interessanti della scena contemporanea: il Sogno di una notte di mezza estate, storico allestimento del Teatro dell’Elfo con la regia di Elio De Capitani, anche protagonista assieme a Ferdinando Bruni; Cyrano di Edmond Rostand con Alessandro Preziosi; L’ottimista dal Candide di Voltaire, riletto con leggerezza da un inedito Leonardo Manera (la regia è di Marco Rampoldi). La proposta si chiude con due riscritture fortemente autorali: Don Chisciotte da Cervantes, secondo Ruggero Cappuccio, con uno straordinario Roberto Herlitzka accompagnato da Lello Arena, e l’originalissimo Amleto2, che ha rivelato il talento di Filippo Timi, qui mattatore e regista. In seconda serata performance e documentari dedicati alla danza contemporanea, ai festival e alle rassegne teatrali più innovative. Le nuove puntate di Danza, un viaggio in trenta minuti che traccia, puntata dopo puntata, il profilo del variegato universo della miglior danza internazionale. Kledi Kadiu, conduttore della trasmissione, traghetta il pubblico dal balletto
classico fino alla danza contemporanea e di strada, dalle punte all’hip hop, dai contemporanei alla black dance. Dopo le proposte di Ravenna Festival e Bolzano Danza, sarà la volta di Torinodanza e Oriente Occidente a Rovereto.

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