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Dove Eravamo Rimasti?, la fiction di Rai1 sul Caso Tortora

La storia di Enzo Tortora, il noto conduttore televisivo che nel 1983, proprio all’apice della sua carriera, venne arrestato con l’ accusa di essere “affiliato” alla Camorra per poi, quattro anni dopo, essere assolto con formula piena da tutte le infamati accuse. Le vicende di un uomo baciato dal successo che, per un grave errore giudiziario, precipita nell’inferno dell’infamia. Diretto e interpretato da Ricky Tognazzi, in onda domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre, in prima serata su Rai1


Il pubblico televisivo attendeva con ansia il suo ritorno in tv. E’ il 20 febbraio del 1987 quando, dopo una lunga e tormentata vicenda giudiziaria, che si è conclusa con un’assoluzione con formula piena, Enzo Tortora ritorna al suo amato lavoro e al suo Portobello.

Debilitato fisicamente e logorato nell’anima da quattro anni di calvario, in quella sua nuova “prima” puntata,  decise di salutare l’affezionatissimo pubblico con una frase che lasciò un segno indelebile nella memoria degli Italiani: “dove eravamo rimasti?”. Quella sera un Paese intero si commosse e lo studio televisivo si accese di applausi in una vera e propria standing ovation. Quelle stesse parole, oggi, sono il titolo della fiction in due puntate Il caso Enzo Tortora. Dove eravamo rimasti?, una miniserie liberamente ispirata ai libri Applausi e sputi. Le due vite di Enzo Tortora di Vittorio Pezzuto e Fratello segreto di Anna Tortora (editi da Sperling & Kupfer Editori). Insieme alla vicenda giudiziaria, la fiction  vuole approfondire anche il lato più intimo e personale di Enzo Tortora. Dall’arresto con l’accusa di appartenere alla Nuova Camorra Organizzata, alla detenzione in carcere, dalla lunga battaglia legale per affermare la propria innocenza fino alla sentenza di assoluzione, passando attraverso alcuni dei momenti più salienti della sua carriera professionale e della stessa storia della televisione. Una storia che racconta anche la sofferenza di un uomo e della sua famiglia che, travolti da un’ingiustizia, hanno lottato senza sosta, rimanendo sempre fortemente uniti, alla ricerca della verità.


Una coproduzione Rai FictionItalian International Film, diretta e interpretata da Ricky Tognazzi. Firmano la sceneggiatura Giancarlo De Cataldo, Monica Zapelli e Simona Izzo. Ad interpretare Enzo Tortora è proprio Ricky Tognazzi affiancato da un cast di altissimo livello. Bianca Guaccero veste i panni dell’ultima compagna di vita del noto conduttore, Francesca Scopelliti, mentre Carlotta Natoli sarà l’amata sorella di Tortora, Anna, una donna forte e determinata che non lo abbandonerà mai. La figlia maggiore Silvia è interpretata da Eugenia Costantini, mentre Thomas Trabacchi è l’avvocato Della Valle e Luigi la Monica l’avvocato Dall’Ora  E ancora, due compagni di cella di Tortora sono interpretati da Tony Sperandeo (Siciliano) e da Francesco Venditti (Ruggero). Mariano Rigillo veste i panni del Presidente Di Leo ed Enzo Decaro, invece,  dà volto e corpo al giudice Marini, i magistrati del processo d’appello che nel settembre 1986 emisero quella sentenza di assoluzione  che restituì a Tortora la libertà e la dignità perduta.

Trama anticipazioni e riassunto della prima puntata, domenica 30 settembre 2012

E’ il 17 giugno 1983 quando Enzo Tortora, all’apice della sua carriera televisiva, viene arrestato e trasferito nel carcere di Regina Coeli dove trascorre sette lunghi mesi di detenzione con l’accusa di essere un “affiliato” alla Nuova Camorra Organizzata. In un lampo Tortora perde tutto: fama, libertà e l’affetto della gente. Provato fisicamente e ferito nell’anima dalle accuse di alcuni pericolosi pentiti, sarà grazie all’affetto della sorella Anna e delle figlie Silvia e Gaia, all’amore della compagna Francesca e all’amicizia dei compagni di cella che Enzo troverà la forza necessaria per lottare conto l’ingiustizia subita.


Trama anticipazioni e riassunto della seconda puntata, lunedì 1° ottobre 2012

Spalleggiato dall’avvocato e amico Raffaele Della Valle e successivamente anche dall’avvocato Dall’Ora, Tortora individua nella lotta per migliorare le condizioni di detenzione dei carcerati una motivazione in più per continuare quella battaglia che – come lui stesso amava ripetere – “non è contro la giustizia ma per la giustizia”. Saranno in molti a voltargli le spalle, ma anche tante le voci del panorama intellettuale dell’epoca che si schiereranno in suo favore come i Radicali, che vedono in Tortora un testimone eccezionale per le campagne contro le ingiustizie del sistema giudiziario. Eletto deputato europeo, rinuncerà all’immunità parlamentare per affrontare la giustizia e la calunnia a volto scoperto. Condannato a dieci anni di detenzione, Enzo non fugge, si fa arrestare durante un comizio del Partito Radicale e torna ad affrontare le aule di tribunale nel processo d’appello. Questa volta, però, le cose vanno in modo diverso: le accuse dei pentiti crollano sotto i colpi della difesa, cominciano a emergere innumerevoli contraddizioni e nel settembre 1986 il giudice Mariani lo assolve con formula piena restituendogli la libertà e la dignità perduta. Seppur debilitato fisicamente e logorato nell’anima Enzo torna al suo lavoro e all’amato pubblico di Portobello che saluterà con quelle parole che lasceranno un segno indelebile nella memoria degli italiani: “Dunque… dove eravamo rimasti?”. Insieme alla vicenda giudiziaria, la miniserie sarà l’occasione per approfondire il lato più intimo e personale di Enzo Tortora e rivivere alcuni dei momenti salienti della sua carriera professionale e della storia della televisione.

(fonte UfficioStampa.Rai.it)

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