Quando lo fa Berlusconi le vestali del progressismo gridano al bavaglio dell’informazione e alla fine della libertà di stampa e, ça va sans dire, al regime. Se a farlo, invece, è l’idolo della sinistra mondiale, Barack Obama, pochi se ne accorgono o fanno finta di nulla… Ieri il presidente degli Stati Uniti ha firmato il “Freedom Of Press Act” davanti alla famiglia Daniel Pearl, il giornalista americano ucciso nel 2002 in Pakistan, a cui la legge è dedicata. Si tratta di una legge che affida agli Stati Uniti il compito di redigere una lista dei paesi in cui la libertà di stampa è negata.
Bene, bravo, bis! Tutti felici e contenti… Ma c’è un ma paradossale. Dopo aver firmato la legge sulla libertà di stampa un giornalista prova a fare una domanda al presidente il quale, come fosse lo smemorato di Collegno, dimentico di ciò che aveva appena firmato, liquida il giornalista con: “Non risponderò alle domande. Non sto facendo una conferenza stampa”. Proprio come fa spesso il tanto criticato Silvio Nazionale!
meglio stare zitti che prendere per il c..o il popolo.
Ma che notizie è questa? Ah! dimenticavo in Italia c’è libertà d’informazione!
infatti sarebbe una non notizia se non si facesse un’infinita polemica quando Berlusconi si comporta come si è comportato Obama non rispondendo ai giornalisti.
d’accordissimo!