Periodo nero per i quotidiani italiani. Quasi tutti perdono copie e sono poche le stelle che continuano a brillare in edicola. Secondo i dati della Fieg (e l’elaborazione che ne fa Italia Oggi) possiamo vedere che i due maggiori quotidiani hanno subito un calo di diffusione.
Il Corriere della Sera è calato dell’8,5% rispetto allo stesso mese del 2009, un calo minore rispetto ai mesi scorsi quando perdeva oltre il 10% (“rimbalzo” dovuto all’aumento del prezzo per copia da 1 euro a 1,20).
Perde, ma un po’ meno, Repubblica: -6,3% sul totale di diffusione sebbene aumenti del 4,4% in edicola (sul totale di diffusione non si contano soltanto le copie vendute ma anche quelle diffuse gratuitamente e gli abbonamenti; evidentemente Repubblica è cresciuta in edicola ma non abbastanza per compensare una riduzione di diffusione di copie gratuite).
Situazione nera al Sole 24 ore: -10,6%
Ma la maglia nera delle perdite spetta a Libero: -16%, perde per strada in un anno circa 20.000 copie dopo l’abbandono di Vittorio Feltri.
Lo stesso Vittorio Feltri che fa sprofondare la diffusione di Libero col suo abbandono, fa la fortuna del Giornale col suo arrivo. Il quotidiano fondato da Montanelli registra un lusinghiero +6,5%.
Una dato positivo che uguaglia quello della Gazzetta dello sport che segna un +6,6%.
sono fra quelli che dopo decenni ho abbandonato il corriere
troppo spostato a sinistra sta perdendo la posizione di centro
che era la sua caratteristica mi dispiace
spero che l editore corregga la rotta
condivido assolutamente, il corriere ha abbandonato da tempo la sua storica tradizione moderata e liberal-conservatrice per seguire le sirene progressiste. Dopo l’endorsement a favore di Prodi pare che perse oltre 50.000 copie
sono d’accordo con quanto scritto da altri lettori:anche il corriere non si può più leggere, speravo che con l’avvento del direttore de bortoli le cose un poco cambiassero, ma dopo 30 anni ho smesso di comprarlo!!