L’appuntamento con Io sono Farah (titolo originale: Adım Farah) di *martedì 29 luglio* alle ore 15:45 circa su Canale 5 (Io sono Farah è anche disponibile su Mediaset Infinity, qui>>).
Io sono Farah | Trama | Puntata di martedì 29 luglio 2025
[Episodio 3 di 89 totali] Semiha, la madre di Alperen, si presenta davanti alla casa di Orhan e accusa Mehmet di non aver protetto suo figlio. Farah esce per aiutare la signora, in lacrime, ed è allora che vede la foto di Alperen e lo riconosce. Decide quindi di andare a parlare con Mehmet, ma alla centrale di polizia incontra Tahir, che è stato rilasciato per ordine di Hamza. Spaventata, Farah corre a casa, prende Kerim e, dopo aver ottenuto i soldi che i suoi datori di lavoro le dovevano, si dirige alla stazione dei bus alla volta di Edirne, città al confine turco, così da lasciare il Paese. Seguendo gli ordini di Tahir, Haydar arriva alla stazione dei bus, ma non riesce a impedire la partenza di Farah e suo figlio.
[Episodio 4 di 89 totali] Farah tenta di fuggire dal paese, ma durante il viaggio un malintenzionato le ruba un oggetto molto importante per lei. Nel tentativo di recuperarlo, affronta quell’uomo e viene scaraventata per terra. Una donna porta lei e Kerim in ospedale e lì Farah s’imbatte in Ali Galip, che ha subito un’aggressione e ora è in gravissime condizioni. Farah interviene e gli salva la vita, senza sapere chi sia quell’uomo. Lo scoprirà poco dopo quando verrà raggiunta da Tahir. Quest’ultimo riceve l’ordine da Ali Galip di tenerla sotto stretta sorveglianza fino a quando lui non si sarà ripreso. Intanto Mehmet prosegue con le indagini, con l’aiuto di Ilyas. I due sono certi di aver trovato la scena del crimine, ma è stata perfettamente ripulita e la scientifica non riesce a trovare alcun indizio sul luogo. Mehmet decide allora di controllare tutti i filmati delle telecamere e scopre che Tahir si trovava fuori da quel locale ed era con una donna, probabilmente una testimone.
Nella puntata precedente, andata in onda *lunedì 28 luglio*, [Episodio 1 di 89 totali] Farah è una giovane donna iraniana immigrata a Istanbul, con un figlio di sei anni di nome Kerim, che deve vivere isolato perché il suo sistema immunitario è gravemente compromesso. Farah lavora in nero come addetta delle pulizie e, durante un turno in un locale gestito da dei criminali, assiste a un omicidio: Kaan Akingi, durante un’accesa discussione, spara a un ragazzo e lo uccide. Farah è testimone della scena e si offre di pulire la macchia di sangue dal pavimento pur di salvarsi la vita. Una volta terminato il suo compito, viene portata in macchina da Tahir, quello che sembra essere uno dei capi dell’organizzazione criminale. Farah riesce a scappare e a rientrare a casa, sconvolta. Lì trova Gonul, la vicina di casa, che bada a Kerim in assenza della madre. Le due si danno appuntamento per l’indomani mattina per portare il bambino in ospedale per un’importante visita. Alle prime ore del mattino, in un bosco, viene ritrovato il cadavere del ragazzo a cui Kaan ha sparato.
[Episodio 2 di 89 totali] Grazie ai contatti di Gonul, che lavora in ospedale, Farah porta clandestinamente Kerim alla visita con l’immunologo. Il medico dice a Farah che forse ha trovato un donatore di midollo compatibile, ma che per accedere al trapianto Kerim dovrà essere registrato, il che pone Farah in una posizione scomoda, visto che lei non è cittadina turca. La donna promette di risolvere la questione. All’uscita dall’ospedale, Farah si accorge di essere inseguita da Haydar, uno degli uomini di Tahir. Venendo meno alla promessa fatta al figlio, che voleva andare al campo da calcio, Farah lo porta subito a casa. Lì, i due trovano Tahir, il quale decide di risparmiare Farah, ma la minaccia dicendole che se dovesse parlare dell’omicidio di Alperen con qualcuno, non le mostrerà nuovamente compassione. Al piano di sopra, la madre di Gonul, Perihan, si arrabbia con la figlia, accusandola di farsi sfruttare da Farah e di mettere al repentaglio il suo lavoro in ospedale.