In una lunga intervista a La Stampa, Pier Silvio Berlusconi parla delle nuove strategie di Mediaset per sconfiggere una crisi che ha causato il primo rosso di bilancio nella storia del Biscione.
Berlusconi Jr. dichiara che il 2013 sarà l’anno della “nuova Mediaset”. A proposito dei conti in rosso, il vicepresidente Mediaset sostiene che sia dovuta solo alla contrazione del mercato pubblicitario e non ad un declino della tv generalista, l’unica ancora in grado di “coinvolgere l’intero paese”:
Noi viviamo di pubblicità e il mercato pubblicitario in Italia è passato da 9 miliardi a 7 in soli due anni. Sono scomparsi 2 miliardi.
Pier Silvio Berlusconi parla anche dei tagli operati sui costi aziendali:
In 3 anni, Mediaset costerà 450 milioni in meno all’anno rispetto al 2011. Abbiamo agito su tutto: strutture, costo dei diritti, dei programmi, degli studi, delle star. E’ stata dura ottenere efficienza ovunque ma ci stiamo riuscendo: per esempio le nuove fiction, a parità di qualità, costeranno il 30% in meno a serata.
Il videpresidente di Mediaset passa poi a descrivere le nuove strategie aziendali:
Il nostro modello culturale è la modernità. […] La concorrenza continua a crescere […] Il 90% di questi canali vive di film, telefilm e programmi tradotti, mentre noi vogliamo che le nostre reti generaliste offrano sempre più prodotti italiani ed esclusivi, unici in questo panorama affollato.
In questo quadro viene delineata la nuova formula di Italia 1:
Partiamo da Italia 1. Punteremo con decisione sull’intrattenimento autoprodotto. Per intenderci a programmi tipo Le Iene, Colorado, Wild… Ma oseremo anche con prodotti meno sicuri sul piano degli ascolti pur di sperimentare nuovi linguaggi. Vedremo i primi effetti già in autunno.
Rete 4 diventerà sempre più un canale dedicato all’informazione (nascerà anche una nuova trasmissione di approfondimento), una sorta di La7 più popolare e meno radical-chic:
Retequattro sarà sempre più ricca di informazione, talk show e approfondimenti. Primo passo: dopo Quarto grado e Quinta colonna arriverà un altro programma di attualità in prima serata. Direi una La7 più popolare, meno radical-chic e soprattutto con costi sostenibili.
Per Canale 5 si cercherà di puntare più di più su intrattenimento e fiction, tralasciando serie tv straniere e film (il contrario di quanto sta avvenendo adesso, un momento in cui si aspettata una ripresa pubblicitaria per programmare contenuti inediti e forti):
Canale 5 è già molto forte, leader assoluta nel target commerciale. E’ la rete delle giovani famiglie. Puntiamo a mantenere elevato il tasso di qualità, quantità e modernità. Sarebbe ideale avere costantemente una settimana con 4 prime serate di intrattenimento e 2 o 3 di fiction italiana.
L’intervista completa a Pier Silvio Berlusconi è qui>>.
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