L’intervista al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) apre il nuovo appuntamento con Quinta Colonna, il talk politico di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4, lunedì 9 novembre, dalle ore 20.30. I cittadini “dimenticati” dal Patto di stabilità e la casa come “diritto negato” sono gli argomenti al centro della nuova puntata del programma curato da Raffaella Regoli. Inoltre, in studio con Del Debbio, politici, opinionisti e persone comuni: questa settimana dalle piazze di Torino, Nettuno (Roma) e Pavia. A seguire, alle ore 00.15, andrà in onda Terra!. Per scoprire le anticipazioni sul programma di Toni Capuozzo, continua a leggere.
«Mani pulite non ha risolto il problema, lo ha aggravato». Il corruttore intervistato da Toni Capuozzo per la puntata di Terra! in onda lunedì 9 novembre, in seconda serata, su Rete 4, va a ruota libera. Ha lavorato a lungo, tra prima e seconda repubblica, per un’azienda quotata in Borsa. Il suo obiettivo, la sua missione erano semplici: portare a casa appalti e pagare le tangenti. «Prendono i soldi tutti», dice. E racconta: come si corrompeva prima e come si corrompe ora. Prezzi, tariffe, modalità di pagamento della mazzetta. «25.000 alla assegnazione dell’appalto e 12.000 ad ogni firma dello stato di avanzamento dei lavori». Il mondo dei corrotti e dei corruttori ha regole ferree «e allora tutto fila liscio». Se prima la tangente veniva riscossa dai partiti (per ogni regione la quota assegnata era direttamente proporzionale alla forza elettorale), oggi gli interlocutori sono gli apparati burocratico-amministrativi, gli uffici tecnici. Non tutti naturalmente. Dopo mani pulite tutto è diventato più difficile. Per questo hanno messo in piedi meccanismi sofisticati che consentono (o almeno dovrebbero) di sfuggite alle indagini della magistratura. Si paga per non fare i lavori, per evitare la manutenzione, per ridurre il personale di sorveglianza previsto dal contratto. E quando arriva la lettera di contestazione della azienda cliente «non ci mettiamo paura. È solo un modo per farci sapere che vogliono rinegoziare il valore della mazzetta».
