Gli spettatori avevano dato fiducia a Squadra Mobile (spin off della fortunata Distretto di Polizia): la prima puntata era stata seguita da oltre 4,5 milioni di spettatori col 18% di share.
Alla seconda puntata, però, il pubblico ha abbandonato in massa la nuova fiction di Canale 5: ieri sera gli spettatori sono stati poco meno di 3,9 milioni e lo share si è fermato al 14.83%. Sebbene tale dato salga fino a sfiorare il 17% sul target commerciale (15-64 anni, quello che interessa a Mediaset), è innegabile che il calo sia stato ingente…
Il pubblico ha percepito che Squadra Mobile è una fiction abbastanza debole; la sua trama non sembra coinvolgere lo spettatore. Le storie di puntata (trame verticali) sembrano fin troppo leggere: i singoli casi raccontati in ogni episodio, risultano fin troppo deboli – se non banali – per un pubblico abituato alla cronaca vera e cruda di Quarto Grado, Chi l’ha visto?, Pomeriggio Cinque, La Vita in Diretta e simili.
Neanche la trama orizzontale (quella che si estende lungo tutti gli episodi) viene in aiuto alla fiction: la storia del poliziotto corrotto che è in affari con la malavita è qualcosa di visto e rivisto, di trito e ritrito.
Squadra Mobile sembra reggersi solo sull’amato Roberto Ardenzi e sulla bravura del suo interprete Giorgio Tirabassi. Ma evidentemente non basta… Il resto del cast non pare all’altezza di un prodotto che per regia e fotografia si assesta su un livello di qualità piuttosto alto. I personaggi sullo schermo sono troppi e sono tratteggiati in maniera approssimativa, talvolta le loro personalità ci appaiono a malapena abbozzate.
Non sappiamo se il dato mediocre di ieri sera segni già la rottura di un patto di fiducia tra la fiction e il pubblico. Nelle prossime settimane scopriremo se gli ascolti scenderanno ancora o risaliranno…
