Immagino che saremo tra i pochi a commentare positivamente questa notizia… Oggi vengono pubblicate in Gazzetta Ufficiale alcune norme su televisione e minori.
Diventano quindi operative le nuove regole introdotte introdotte con un decreto (che si adegua a una normativa europea del 2007) approvato da governo e parlamento a fine giugno.
Con le nuove norme, di fatto sparisce la fascia protetta (quella dalle 7 alle 23 in cui non si potevano trasmettere contenuti non adatti ai minori). Ogni network avrà libertà nel redigere il palinsesto a suo piacimento se il televisore ha degli “accorgimenti tecnici” che possano consentire il blocco della visione in caso di trasmissioni inadatte a bambini e adolescenti.
In pratica, tutti i televisori di nuova generazione e i decoder digitali hanno la possibilità di inserire il “filtro familiare”, il “parental control” (controllo dei genitori).
Mentre tutte le associazioni cattoliche e dei genitori criticano aspramente il provvedimento e lo ritengono un passo indietro nella legislazione, noi crediamo, invece, che sia un passo verso maggiore libertà (ma anche verso la responsabilità individuale, le due cose vanno sempre di pari passo).
Il controllo sulle trasmissioni (censura?) passa dallo stato alle famiglie. Non sarà più la legge a definire ciò che può essere mandato in onda ma dovranno essere i genitori a preoccuparsi che i figli non guardino contenuti sgraditi.
Finisce l’era della tv scambiata – a torto – per baby sitter gratuita. I genitori non potranno più fare affidamento su un comodo statalismo che seleziona i contenuti. Le famiglie, d’ora in poi, avranno la responsabilità di accompagnare i figli nella visione della televisione o dovranno preoccuparsi di impostare opportuni filtri familiari tecnologici. Un forte passo in avanti nel binomio libertà/responsabilità individuale. Lo stato comincia ad uscire dalla programmazione televisiva e saranno gli individui a scegliere autonomamente cosa vedere nella propria casa. Le imposizioni dall’alto sono sicuramente più “comode”, ma la libertà e la scelta individuale hanno un valore nettamente superiore!
Le associazioni dei genitori, spesso inclini a bigottismo, bacchettonismo e censura, pensino ad aiutare le famiglie ad impostare il parental control invece che gridare allo scandalo.
