Laura Rio, sul Giornale di stamani, scrive che la firma del contratto che porterebbe Michele Santoro a La7 sarebbe molto vicina…
La stessa Rio era stata la prima a parlare delle trattative di Santoro con la rete di Telecom Italia Media (ne avevamo parlato qui>>).
Oggi il Giornale propone la notizia del passaggio del giornalista a La7 come una (quasi) certezza:
Santoro andrà in onda su La7. Le trattative sono ancora in corso e non vi è nulla di ufficiale, ma pare che la firma sul contratto possa arrivare nel giro di poche ore o giorni.
Quando si parla di Santoro le certezze non ci sono mai, basti ricordare che anche la scorsa estate l’accordo saltò proprio all’ultimo momento.
Cosa è quindi cambiato in questo ultimo anno? Perchè Santoro adesso potrebbe essere pronto a lasciare il circuito televisivo alternativo che ha creato?
Magari persino il puro Michele si è dovuto piegare alle leggi del mercato… I costi di produzione di un programma indipendente, senza una rete solida alle spalle, sono alti. E gli ascolti del progetto di Servizio Pubblico, per quanto buoni, non sono particolarmente eccellenti o entusiasmanti.
Scrive Laura Rio:
Dove va a finire – ci si domanda – la manfrina sulla libertà di informazione «senza se e senza ma»? Sul circuito alternativo ai network paludati e «venduti»? Tutto già in soffitta, archiviato. Perché, il mercato è mercato: una trasmissione di quella portata per stare in piedi un’intera stagione televisiva deve avere un vero canale alle spalle, un editore forte.
Qualche settimana fa, intervistato a TvTalk, Santoro, pur confermando la trattativa con La7, aveva però dichiarato che, anche nel caso di un passaggio alla rete Telecom, il programma sarebbe andato in onda “anche da altre parti”. Sinceramente questa dichiarazione sembra del tutto irrealizzabile. Scrive il Giornale:
difficile pensare che la rete Telecom non chieda un’esclusiva. Altrimenti sarebbe un’operazione economicamente a rischio, per non dire assurda.
Lo scorso anno la trattativa era saltata perchè Santoro non voleva accettare di essere controllato nei limiti concessi a tutti gli editori. E ora, se la trattativa andrà in porto, cosa succederà? E cosa succederà con Corrado Formigli, ex “allievo” di Santoro, che in questa stagione ha presidiato, contro Santoro stesso e con discreti risultati (ieri sera ha battuto di 2 punti percentuali di share il suo “maestro”), il giovedì di La7?
