Si è conclusa ieri sera la fiction Non Smettere di Sognare.
Dopo il successo dell’episodio pilota, andato in onda nella scorsa stagione, il Biscione ha deciso di realizzare una serie di 8 puntate.
Il posto da protagonista che era di Alessandra Mastronardi è stato preso da Katy Saunders.
La fiction ha raggiunto buoni risultati di ascolto, ieri ha ottenuto circa 4,5 milioni di spettatori e, nonostante sia stata battuta di circa mezzo milioni da Napoli Milionaria su Rai 1, si può dire che abbia mantenuto buoni risultati. Specialmente sul target commerciale dove batte di 4 punti percentuali il competitor.
Non Smettere di Sognare è dunque una scommessa vinta da Mediaset. Si potrebbe dire che è una scommessa vinta due volte: la prima perchè ha “retto” negli ascolti, la seconda perchè è una produzione completamente interna all’azienda.
Per questa fiction non ci si è affidati a case di produzione esterne ma è stata girata con le risorse di Cologno e per buona parte è stata confezionata proprio dentro agli studi Mediaset appena fuori Milano: molte delle location, interne ed esterne, sono proprio quelle degli studi di Viale Europa/Via Cinelandia.
Gran lustro alla seria l’ha dato la partecipazione dell’ottima Giuliana De Sio che ha ricoperto al meglio il ruolo affidatole. Il suo personaggio, la produttrice Miranda Moschetti, è un incrocio, fin dal nome, tra Miranda Priestley (il personaggio de Il Diavolo Veste Prada interpretato da Meryl Streep) e la Signora di Mediaset Fatma Ruffini (per saperne di più leggi qui). L’interpretazione della De Sio è stata, come al solito, eccellente.
L’interesse di NSDS sta anche nel fatto che rappresenta un esperimento di “metatelevisione”, di televisione nella televisione, in cui è la tv stessa a mostrare (alcuni) dei suoi meccanismi, anche tra i più discussi.
La serie è ben girata e gli inserti in musica rappresentano dei veri e propri videoclip musicali, scritti e montati con grande professionalità e gusto.
Ottima è stata la scelta di promuovere la serie con gadget e merchandising dedicato che sicuramente ha creato una maggiore complicità col pubblico.
Insomma ci sentiamo di promuovere a pieni voti questo esperimento di Mediaset sperando che possa essere replicato magari con una seconda stagione o con prodotti nuovi ma ancora realizzati internamente.
L’unico appunto che possiamo fare è che si poteva impreziosire la serie facendo partecipare, alle varie puntate della fiction, i volti noti Mediaset come guest star. Sarebbe sicuramente stato un valore aggiunto!
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