A poco più di una settimana dal debutto del serale di Amici (ne abbiamo parlato qui), Maria De Filippi ha concesso un’intervista a tutto campo a Maria Volpe del Corriere della Sera.
La Lady di Ferro di Canale 5 tocca molti argomenti da Sanremo al flop di ascolti del suo Let’s Dance, da Mara Marionchi a Paolo Bonolis, dal suo rapporto con Mediaset e Piersilvio Berlusconi a quello di Maurizio Costanzo con la Rai.
A proposito della partecipazione a Sanremo di Emma insieme ai Modà (ne abbiamo parlato qui) Maria si dimostra piuttosto scettica:
Se fosse dipeso da me Emma non sarebbe mai andata a Sanremo. Io le ho detto subito tre cose: non pensare di vincere; sei sicura? Guarda che ti fanno nera […] Nulla contro Sanremo, ma i ragazzi provenienti da talent come “X Factor” o “Amici” vengono considerati a volte unicamente come prodotti commerciali televisivi e non come giovani talenti che cercano la loro strada.
Continua a considerare Alessandra Amoroso come il più grande successo di Amici:
Ha venduto 400 mila copie. Al concerto c’erano 10mila paganti. Considero Alessandra un caso unico: quando canta arriva al cuore. Mette nelle parole tutto quello che ha. Produce un effetto che ho visto solo su di lei.
Commenta così il suo “nuovo acquisto” Mara Maionchi (ne avevamo parlato qui):
Lei ha un’etichetta (“Non ho l’età”) e soffriva perché a “X Factor” non poteva svolgere il suo lavoro di produttrice come ha fatto per esempio con Tiziano Ferro. Qui da noi potrà farlo, insieme alle altre etichette.
Maria non si tira indietro nemmeno per commentare il flop di ascolti della puntata pilota di Let’s Dance, show da lei prodotto:
Abbiamo visto diverse puntate pilota non andare bene. Oltre a “Let’s dance”, a “24mila voci”, a “Adamo contro Eva”. Ha ragione Grasso (Aldo, critico del Corriere ndr), bisogna fare i numeri zero. Di “Got Talent” lo abbiamo fatto. Qui non ci hanno dato il tempo. Ma se loro non ci hanno dato il tempo, è anche vero che noi abbiamo accettato di farlo. (le puntate pilota sono le puntate di prova e messe in onda di una trasmissione, i numeri zero sono puntate confezionate come se dovessero andare in onda ma disponibili solo per una visione interna alla rete televisiva per decidere se produrre la trasmissione)
Passa poi a parlare del suo rapporto con Mediaset (che è anche azionista di minoranza della sua Fascino Pgt):
Onestamente sto benissimo con Pier Silvio Berlusconi. E’ una persona di parola, mi dà grandissima liberta, mi sento protetta. Con me è sempre stato corretto, non mi ha mai detto bugie e il nostro mondo è pieno di false promesse.
Scatta automatica la domanda sul passaggio del marito Maurizio Costanzo in Rai. Lui è contento mentre lei non molto:
Penso alla sua collocazione (Raiuno, 14.10, con “Bontà loro”, ndr) e resto perplessa. Io al suo posto avrei detto no. E’ un orario in cui lui non c’entra nulla: è giusto per me, la Perego, la Dalla Chiesa, la D’Urso. Per lui no.
Proprio al marito, la De Filippi riconosce di averle consigliato la svolta over 60 di Uomini e Donne, cambiamento che trova titubante anche la mamma della conduttrice:
E’ un fatto generazionale. La mia mamma mi dice: “Ma se io venissi lì a cercarmi un fidanzato, alla mia età, tu cosa penseresti di me?”. E io le dico: “Se tu fossi felice non penserei nulla di male”. E lei mi risponde: “A furia di fare la tv, ti è venuta una mentalità aperta”. Per lei essere vedova, è essere vedova punto. Non c’è progettualità futura.
Proprio a proposito del rapporto con la tv, la giornalista del Corriere rispolvera la recente polemica-equivoco con Paolo Bonolis che aveva detto che la De Filippi è migliore di alcuni suoi programmi:
Effettivamente c’è una cosa che ci separa profondamente: lui parla di un distacco ironico quando fa “Ciao Darwin” e mette nani contro alti. Io questo distacco non lo vivo. Non vivo il complesso del mezzo televisivo e forse anche Paolo ce l’ha meno di quel che crede quel distacco…
Infine un giudizio su alcune colleghe: una donna brava ma diversa da lei, Barbara d’Urso; una donna che le piace guardare, Daria Bignardi; una donna che la fa ridere, Geppi Cucciari.
nella rai ce troppo clienterismo e troppa politica, io credo che alla mediaset si valorizza di più il talento perchè ce un solo padrone, anche se non si guadagna molto ,il dott.COSTANZO quando era alla mediaset poteva fare la sua professione in libertà.
MARIAROSARIA